La Cgil Palermo, la Filcams Cgil Palermo e la Flai Cgil Palermo esprimono solidarietà al dirigente della Reset Antonio Pensabene dopo l’attentato con il quale è stata data alle fiamme l’auto nel giardino della sua abitazione.

La Cgil esprime solidarietà a Pensabene e chiediamo che gli organi inquirenti facciano al più presto chiarezza sulla vicenda per individuare responsabilità e motivi alla base del nuovo gesto intimidatorio contro Reset, nei confronti del quale esprimiamo ferma condanna – dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo e il segretario generale Filcams Cgil Palermo Giuseppe Aiello –. Pensabene non resterà solo, a lui va tutto il sostegno del mondo sindacale, che si schiera contro questo atto lesivo che non inibirà il lavoro fin qui svolto dalla società. Come Cgil chiediamo alle istituzioni di intensificare la vigilanza e l’attenzione nei confronti della società partecipata, per garantire la prosecuzione dell’attività, all’insegna sempre della massima legalità e trasparenza”.

A Pensabene, nella qualità di dirigente della Uila Pesca, va la solidarietà della Flai Cgil Palermo. “Esprimo la mia personale solidarietà e quella di tutta la Flai Cgil Palermo al collega e amico Antonio Pensabene – dichiara Dario Fazzese, segretario generale della Flai Cgil Palermo – Condanniamo fermamente il vile atto intimidatorio da lui subito. Siamo certi che quanto accaduto non scalfirà minimamente l’impegno concreto e morale nel lavoro che da sempre contraddistingue l’operato del dirigente Antonio Pensabene”.

“A Nino Pensabene, dirigente della partecipata comunale Reset di Palermo e componente della Segreteria regionale Uila Pesca, la solidarietà di Uila-Uila Pesca e Filbi Sicilia per il vile atto intimidatorio di cui è stato vittima. Sappiamo quali siano le sue doti umane, morali e professionali, e comprendiamo quanto queste possano dare fastidio a chi vive nell’illegalità e nel sopruso”.

Lo scrivono i segretari generali di Uila, Uila Pesca e Filbi Uila Sicilia Nino Marino, Tommaso Macaddino ed Enzo Savarino dopo avere appreso dell’incendio doloso nel quale è rimasta distrutta l’auto di Nino Pensabene: “Siamo allarmati e sorpresi – aggiungono gli esponenti sindacali – Confidiamo nella magistratura e nelle forze dell’ordine perché i responsabili siano rapidamente identificati e venga fatta luce sulle ragioni dell’episodio. Siamo certi altresì che il prefetto di Palermo, quale responsabile del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, presterà massima attenzione sull’accaduto assumendo tutte le decisioni del caso”.

Le fiamme sono divampate nello spazio esterno della villa privata di Pensabene che si trova a Mondello.
Sono intervenuti i vigili del fuoco e gli agenti di polizia. Pare che il rogo sia doloso. Sembra che dei testimoni abbiano notato qualcuno vestito di scuro e forse incappucciato che scavalcava l’area dove poi si sono alzate le fiamme.
Il proprietario dell’auto ha detto agli agenti di non avere subito minacce. Le indagini sono condotte dalla squadra mobile.