Il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, ha affermato: «A distanza da circa un mese dal 4 maggio i numeri possiamo dirlo con relativa prudenza ma con chiarezza sono incoraggianti».

Il premier ha poi detto: «Ci meritiamo il sorriso e l’allegria, ma è bene ricordare che se siamo tra i primi a riavviare le attività in Europa è perché abbiamo accettato tutti insieme i sacrifici. Dico solo, facciamo attenzione: le uniche misure efficaci: distanziamento fisico e uso, ove necessario delle mascherine. Abbandonare queste precauzioni è una grave leggerezza».

E ancora: «Ora concentrarci sul brand Italia nel mondo: in tutti questi mesi la bellezza dell’Italia non è mai andata in quarantena». Il premier ha aggiunto: «Dobbiamo fare i conti con l’emergenza economica e sociale. Ci rendiamo conto dei ritardi, ci rendiamo conto che ci stiamo confrontando con una legislazione che non era affatto pronta a erogazioni così generalizzate. Di questi ritardi ho chiesto già scusa e stiamo intervenendo per pagare più velocemente bonus e ammortizzatori sociali», sottolineando che «questa crisi deve essere un’occasione per superare i problemi strutturali e ridisegnare il Paese».

Il premier ha poi detto: «Abbiamo un’occasione storica: la commissione Ue, grazie anche al sostegno dell’Italia ha messo in campo una proposta. Noi dovremo cogliere questa opportunità e saper spendere bene questi soldi. Sul progetto di spesa che sapremo realizzare si misurerà la credibilità non solo del governo ma del sistema Italia».

Conte ha parlato pure di diritto allo studio («Dobbiamo puntare forte come mai in passato sul diritto allo studio») e ha chiesto «a tutte le forze politiche di collaborare sulle riforme già in cantiere in Parlamento».

«Per quanto riguarda il Mes – ha detto Conte – quando avremo tutti i regolamenti lì porterò in Parlamento e con il Parlamento decideremo. Ricordo che è un prestito, vanno valutate una serie di previsioni inserite nel regolamento».

Conte ha anche detto che valuterà pure la possibilità del Ponte sullo Stretto di Messina «senza pregiudizi».