Un Piano da 38 milioni di euro per le non autosufficienze a favore delle persone affette da disabilità gravissima e grave. L’ha approvato il governo Musumeci. In particolare, metà delle risorse verrà destinata ai disabili gravissimi, comprese le persone affette da Sla e con stato di demenza molto grave. Mentre la parte restante è per i disabili gravi: 4 milioni di euro andranno all’Oasi di Troina per interventi complementari all’assistenza domiciliare e 15 milioni per l’adozione di Piani personalizzati.

Tra i servizi che potranno essere finanziati: l’attivazione o il rafforzamento del supporto alla persona non autosufficiente e alla sua famiglia attraverso l’incremento dell’assistenza domiciliare, anche in termini di assistenza tutelare e personale per favorire l’autonomia e la permanenza a domicilio; la previsione di un supporto alla persona non autosufficiente e alla sua famiglia sia con trasferimenti monetari che con interventi complementari all’assistenza domiciliare a partire dai ricoveri di sollievo in strutture socio sanitarie.

Il cinquanta per cento delle risorse sarà destinato ai minori gravissimi e gravi. Ai fondi accedono, oltre ai disabili gravissimi, i disabili gravi non autosufficienti ai sensi del comma 3 articolo 3 della legge 104/92 che contestualmente siano in possesso di indennità di accompagnamento erogata dall’Inps.

Intanto dalla Commissione Ambiente dell’Ars arriva all’unanimità il via libera alla contestata riforma urbanistica “Un giorno importante per la Sicilia e per la stagione delle riforme. E’ un obiettivo che il governo Musumeci ha inserito fra le priorità sin dal suo insediamento e che rifonderà, a distanza di 42 anni, il sistema dell’Urbanistica nell’Isola, ponendo la Regione Siciliana all’avanguardia” dice l’assessore regionale al Territorio, Toto Cordaro.

Tra i principi ispiratori e gli obiettivi del disegno di legge, composto da 53 articoli, ci sono il consumo del suolo tendente a zero e la rigenerazione urbana, ovvero il recupero e il riutilizzo del tessuto insediativo esistente, nell’ottica di una politica di qualità del paesaggio e dell’ambiente. La riforma prevede anche l’introduzione del Ptr, il Piano territoriale regionale con valenza paesaggistica, uno strumento strategico che definisce le finalità generali, gli indirizzi e le scelte in materia di governo del territorio su scala regionale.

Un altro punto di forza del ddl è rappresentato dalla riduzione notevole dei tempi di approvazione – da 540 a 180 giorni – dei nuovi Piani urbanistici generali (Pug), che sostituiranno i vecchi Prg. Così come la semplificazione e il rispetto dei tempi delle procedure amministrative. Previsto anche il potenziamento del Sistema informativo territoriale regionale (Sitr) per garantire l’informatizzazione completa delle cartografie e la trasparenza degli atti.