Una bella polemica d’estate tra Catania e Palermo. E’ proprio quello che mancava in questa estate dove in questo periodo di pandemia molti territori e molte regioni anche di colore politico diverso si sono stretti e hanno cercato progetti per risollevarsi da questa crisi terribile.

Non in Sicilia dove il campanilismo tra Palermo e Catania e la politica regionale “cataniacentrica” si accaparra ogni cosa.

Tutto si fa a Catania e tutto ha vita a Catania. E così quanto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando fa uncomunicato stampa dove dice che il giro d’Italia partirà da Palermo arriva subito la smentità dall’assessore regionale catanese al  Turismo Messina.

“La partenza del Giro d’Italia dalla nostra regione ed in particolare dal suo capoluogo sarà una splendida occasione ed una vetrina nazionale ed internazionale per il nostro patrimonio artistico e culturale.  Una straordinaria occasione di rilancio anche in chiave turistica, motivo per cui desidero ringraziare per il loro impegno il ministro Vincenzo Spadafora e l’assessore regionale al Turismo, Manlio Messina”. Così aveva dichiarato  il sindaco Leoluca Orlando.

A stretto giro è arrivata la secca smentita da parte della Regione, che di fatto organizza nell’Isola insieme ad Rcs.

“Nessuna polemica con il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e nessuno scontro. L’ipotesi di Palermo, per la partenza del Giro d’Italia era appunto soltanto una ipotesi, ma siccome una delle tappe, quella che da Monreale porta ad Agrigento, passerà proprio dalla città di Palermo, abbiamo deciso di dare visibilità anche ad un altro territorio siciliano”.

Lo dice l’assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo Manlio Messina, con riferimento alle dichiarazioni del sindaco di Palermo Leoluca Orlando. “Voglio essere chiaro, non esiste alcun ‘giallo’ sulla 103/ma edizione del Giro d’Italia, che partirà il prossimo 3 ottobre, voluto fortemente dal governo Musumeci e che – dice Messina – è finanziato dalla Regione Siciliana che ne stabilisce il piano territoriale assieme all’organizzazione. Ora stiamo valutando tre ipotesi, per cui siamo in stretto contatto con Rcs per l’esito delle valutazioni tecniche dei tre percorsi. Una volta che avremo l’esito – sottolinea Messina – decideremo su quale sarà la scelta migliore, in base al territorio e anche all’individuazione di una città-simbolo della Sicilia.

Daremo comunicazioni nei prossimi giorni, del resto la Sicilia è tutta bella, quindi non abbiamo che l’imbarazzo della scelta e poi il ciclismo è uno degli sport nazionali e il Giro d’Italia ha appassionati ovunque”, conclude.

Secondo i ben informati l’assessore stava lavorando per una bella tappa a Catania, la sua città.

E così  le prime pedalate partano da Palermo è da escludere, almeno dalle parole dell’assessore Messina. Le bici dei migliori corridori al mondo toccheranno il suolo del capoluogo siciliano, ma partendo da più lontano.

Senza dubbio è una smentita che stupisce, anche perchè Orlando si era lasciato andare ad entusiasmi e certezza. “Siamo grati agli organizzatori, a RCS e al direttore Mauro Vegni per la scelta di Palermo come città di partenza del Giro d’Italia 2020 di ciclismo- aveva dichiarato il sindaco -. E’ un riconoscimento e allo stesso tempo un’opportunità per la nostra città, un modo per contribuire, ancora una volta attraverso lo sport d’eccellenza a questa lunga fase di ripartenza del nostro paese”.

Non solo: sempre nello stesso comunicato stampa, Orlando parla anche di decisione presa “di concerto con il ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, che ha seguito nelle scorse settimane la possibilità della tappa inaugurale nella nostra città”. Dunque, tira in ballo anche il ministro dello Sport, dalla quale, pare, potrebbe avere avuto la comunicazione dell’ufficialità.

E’ certo che secondo quanto dimostrato in questi anni il governo regionale non si lascerà sfuggire l’opportunità di una bella nuova vetrina tutta catanese. E’ stato così per la coppa degli Assi concorso ippico internazionale che si face a Palermo e portata guarda caso a Catania.

E ancora lo stesso logo multi colorato e multi copiato per il rilancio del Turismo in Sicilia anche questo pensato  e progettato a Catania.

E così anche il giro d’Italia vetrina televisiva importantissima non sfuggirà agli uomini del governo regionale che siamo quasi certi partirà da via Etnea. Una scommessa? No quasi una certezza.

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