Sono saliti a 79 i casi positivi al coronavirus associati al focolaio di Mondragone, in provincia di Caserta. Ne ha dato notizia l’ASL locale.

Nel dettaglio, 43 vivono nei palazzi ex Cirio, epicentro del focolaio, i restanti 18 si trovano all’esterno. Tutti si trovano in quarantena domiciliare per due settimane.

Inoltre, è stata presa la decisione di chiudere l’azienda agricola di Falciano del Massico, sempre nel Casertano, dove risultano contagiati 27 lavoratori, collegati anch’essi al focolaio di Mondragone. La positività dei lavoratori è emersa in seguito a uno screening di massa avvenuto venerdì scorso, 26 giugno, con oltre 3mila tamponi praticati a chi risiedeva fuori dalla mini rozza dei palazzi Ex Cirio.

L’ordinanza è stata emessa dal sindaco di Faliano del Massico Erasmo Fava e ha invitato la polizia municipale a darne attuazione. Infatti, ieri l’ASL di Caserta aveva disposto la chiusura dell’azienda ma non c’era stata l’attuazione, cotringendo così il sindaco a intervenire.

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Nessuno dei 79 contagiati è in gravi condizioni. Il sindaco di Mondragone Virgilio Pacifico ha affermato: «È stato un errore cui abbiamo posto rimedio ma veniamo da giorni di grande lavoro e di pressioni enormi, e molti funzionari sono stanchi», sottolineando che «l’italiana residente in uno dei palazzi ex Cirio è tornata a casa perché il suo tampone si è negativizzato. Crediamo che il focolaio sia ormai completamente circoscritto e ne sia stata individuata la causa; affronteremo i prossimi sette giorni con la fiducia dovuta proprio alla consapevolezza che il contagio sembra si sia stabilizzato».

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