“Si avvii un’azione ispettiva sulla gestione delle SRR e percorsi di verifica delle procedure di reclutamento del personale anche delle imprese private”. A chiederlo con un’interrogazione scritta al Presidente della Regione e all’Assessore regionale per l’Energia e i servizi di pubblica utilità è Carmelo Pullara, capogruppo Popolari e Autonomisti all’Ars.

E’ in discussione all’Ars il disegno di legge che incide sull’assetto organizzativo nella gestione dei rifiuti in Sicilia. Su tale norma che tornerà presto in discussione dopo un ulteriore passaggio nella competente commissione, il gruppo dei Popolari e Autonomisti ha chiesto l’inserimento di una norma di salvaguardia per tutto il personale, amministrativo ovvero operativo, in servizio ATI presso le SRR ovvero provenienti dalle stesse se pur in atto comandati presso società in House ovvero esterne che assicurano il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

“Giunge voce – dice Pullara – che nell’ultimo anno, quindi a partire da quando si è saputo che la norma fosse in discussione fino ai giorni nostri, di nuove assunzioni alcune a tempo determinato, al fine di accedere alla salvaguardia del regime transitorio, di cui si diceva prima, aggirando di fatto le norme che andrebbero a regolare le nuove pubbliche assunzioni facendo trovare già in maniera predeterminata un plotone di soggetti che occuperebbero indebitamente una posizione”. “A ciò si aggiunga – precisa il presidente del gruppo parlamentare – che, spesso, soprattutto le aziende private che si aggiudicano il servizio presso i comuni si fanno carico esclusivamente di una parte del personale lasciando sul groppone delle SRR e quindi del bilancio dei comuni, cioè dell’erario pubblico, una restante parte di personale ritenendolo parzialmente idoneo e al contempo procedendo però ad assunzioni effettuate in maniera discrezionale con attivazione del circolo vizioso di cui si diceva”.

Pullara ha presentato una interrogazione parlamentare al competente assessore ai rifiuti affinchè, si legge sul documento, “interrompa tale discutibile pratica. Ed in particolare di sapere se non vi siano le condizioni perché si avvii un’azione ispettiva sulla gestione delle SRR tesa ad accertare il rispetto delle regole imposte dalla legge e se siano a conoscenza dei fatti”. “Ho chiesto di sapere -conclude Pullara- se siano state intraprese le opportune verifiche sulla validità della procedura di reclutamento del personale delle SRR da parte delle società aggiudicatarie in House non dei servizi pubblici, al fine di prevenire possibili casi di un uso distorto delle disposizioni in materia, che inficerebbero il buon andamento della pubblica Amministrazione regionale”.