Maxi operazione contro la pedopornografia in tutta Italia. La Polizia Postale ha individuato una rete di pedofili italiani che su una nota piattaforma di messaggistica scambiavano materiale pedopornografico. Eseguite 50 perquisizioni e arresti in 15 regioni, per detenzione, diffusione ed in alcuni casi, di produzione di materiale pedopornografico. Sequestrati file con immagini raccapriccianti di abusi su minori, ritraenti vere e proprie pratiche di sadismo dove le vittime erano anche neonati.

Sono oltre 200 gli investigatori del Centro Nazionale di Contrasto alla Pedopornografia Online e del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Torino che stanno conducendo la più grande e complessa operazione di Polizia degli ultimi anni, volta al contrasto della pedopornografia online, con il coordinamento della Procura di Torino. La capillare attività di indagine, fatta anche attraverso veri e propri pedinamenti virtuali, ha consentito di dare una identità certa ai nickname utilizzati in rete dai pedofili, portandoli allo scoperto e fuori dall’anonimato della rete.

Sono tre le persone arrestate nel corso del blitz, coordinato da Torino,. L’indagine, svolta anche con la collaborazio del National Child Exploitation Coordination Center (NCECC) canadese, ha consentito di individuare scambi di materiale attraverso una nota piattaforma di messaggistica istantanea. In alcune immagini venivano coinvolti animali e adottate pratiche di sadismo, cosa che ha permesso, grazie a un protocollo di categorizzazione del materiale illegale condiviso a livello internazionale, di creare una vera e propria profilazione degli utenti in base ai gusti espressi ed alle modalità di interazione in rete.

La lotta alla pedopornografia vede in Sicilia una delle sue basi volontaristiche principali con l’associazione meter di Don Di Noto. anche per questo molte delle inchieste che riguardano i pedofili in rete partono dall’isola o comunque vengono da qui supportate. L’ultima operazione di questo genere, ma di dimensioni sicuramente minori, risale al maggio corso ed è stata messa a segno dalla polizia postale di Palermo insieme a quella di Napoli.

In quella occasione dopo un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica, furono arrestate due persone per detenzione di grandi quantitativi di materiale pedopornografico, tra cui foto e video. I due, tratti in arresto dopo la perquisizione disposta dalla Procura, furono portati in carcere.

Gli indagati erano già stati in precedenza oggetto di indagine da parte della Squadra Mobile di Palermo e del Commissariato di di Scampia (NA), per reati della stessa natura commessi ai danni di minori.