Il ministro della pubblica istruzione Lucia Azzolina si è recata questa mattina nella scuola Giovanni Falcone in via Pensabene a Palermo nel quartiere Zen più volte vandalizzata in queste ultime settimane. I raid vandalici e i furti sono stati al centro in questi giorni di un comitato dell’ordine e della sicurezza in prefettura.

“La visita del ministro nella scuola Falcone dello Zen rappresenta un momento importante alla vigilia dell’inizio dell’anno scolastico – dice il prefetto di Palermo Giuseppe Forlani – Un modo per rendersi conto personalmente delle esigenze delle scuole anche nelle realtà periferiche delle grandi città. Si dovrà valutare quali interventi mettere in campo per garantire la sicurezza degli alunni alla luce dell’emergenza Covid19 e la sicurezza del plesso scolastico per contrastare le intrusioni nell’edificio scolastico”.

La scuola è stata ripetutamente vandalizzata con  una recrudescenza durante il mese scorso. Appena dieci giorni fa i carabinieri del nucleo radiomobile e della stazione San Filippo Neri di Palermo, hanno identificato 10 ragazzi, tutti minorenni che si trovano nel cortile della scuola “Giovanni Falcone” di via Nicolò Pensabene di Palermo. Si tratta del plesso preso di mira dai vandali e dai ladri in queste ultime settimane.

I minori sono stati affidati alle famiglie e dell’accaduto è stata data notizia alla procura per i minorenni per le valutazioni di competenza.

Intanto diciannove telecamere verranno installate dal Comune nella scuola. Porte e finestre verranno rinforzate anche alla scuola Pertini a Brancaccio.

“Con la mia presenza voglio sottolineare che non siete soli”. Lo ha detto la ministro della pubblica istruzione Lucia Azzolina rivolta ai docenti e alla dirigente presenti nell’aula riunioni della scuola Giovanni Falcone.

“Il corpo docenti della scuola Giovanni Falcone ha cercato in questi mesi di sopperire alle tante mancanze nel quartiere. E’ stata attivata una raccolta di pc e tablet e una colletta alimentare per rispondere alle tante esigenze dello Zen uno dei quartieri più degradati di Palermo. Non abbiamo lasciato indietro nessuno e abbiamo fatto in modo attraverso la didattica a distanza di legare maggiormente i rapporti con le famiglie”, ha detto la dirigente Daniela Lo Verde. “Li abbiamo portati a vedere anche una tragedia greca”, racconta l’insegnante Antonella Saverino, “c’è molto desiderio di conoscere e abbiamo registrato un grande entusiasmo. I problemi sono i mezzi”.

“Non devo chiedere nulla ai miei docenti – ha ripreso la preside Lo Verde – hanno molto spirito di iniziativa e grande dedizione. Questa è la nostra casa. E lo è anche per i ragazzi con cui abbiamo sviluppato questo senso di appartenenza. Anche per loro è diventata una casa. Abbiamo deciso che non dovevamo perdere neppure uno di loro e abbiamo raggiunto questo obiettivo, il più importante, chiamando le famiglie una dopo l’altra”. “E’ la casa del futuro”, ha detto la ministra Azzolina, sottolineando l’impegno degli insegnanti per le tante attività e la passione profusa dalla comunità scolastica.

“Ci sentiamo sostenuti dal ministro che è stata sempre presente – ha proseguito Lo Verde – ricordo la prima volta che mi ha chiamato: ‘Pronto sono Lucia’, ha detto, e da quel momento ci ha sempre seguiti. La ringrazio. “No io ringrazio voi – ha risposto il ministro – la funzione della scuola è occuparsi di tutti i ragazzi, nessuno escluso, se non lo fa, ha fallito. Per questo ringrazio questa scuola e voi docenti che fate un lavoro importante anche in condizioni difficili. Non ci fermiamo alle telefonate. C’è un impegno e un’azione precisi e concreti per questa scuola che non è da sola”.

“Sono felice che il ministro sia qui a raccogliere non solo i problemi e le istanze, ma anche l’importanza e l’entusiasmo con cui svolgiamo le nostre attività e assicuriamo la nostra presenza in questo territorio”. Lo ha detto Daniela Lo Verde dirigente scolastica della scuola “Giovanni Falcone” di Palermo nel corso del confronto con la ministra all’Istruzione, Lucia Azzolina e con i docenti nell’aula magna del plesso. L’istituto comprensivo, situato allo Zen 2, e’ stato bersaglio di numerosi raid vandalici.

“E’ una scuola esposta e fortemente presente nel territorio”, ha aggiunto Antonella Saverino docente della scuola, “Qui i tanti studenti non hanno molti diritti. Ma noi facciamo tante cose perché crediamo nel senso dello Stato e del dovere. La scuola non si è mai fermata, nemmeno durante il lockdown e abbiamo svolto tante attività”. “I ragazzi sono meravigliosi – ha aggiunto una collega – ma gli sono negati tanti diritti, vivono in contesti difficili, ma questo non può essere una discriminante e noi facciamo in modo che non lo sia”.

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