“Io faccio molta difficoltà a parlare della scomparsa di Ennio Morricone: è un personaggio di rara potenza pubblica, un artista planetario”.

Lo ha detto a Siracusa Nicola Piovani a margine della conferenza stampa a Siracusa per presentare il suo concerto in programma il 10 e l’11 luglio al Teatro greco di Siracusa nell’ambito delle iniziative della Fondazione Inda in sostituzione delle rappresentazioni classiche saltate per via del covid19.
“Un artista italiano – dice Piovani- che ha insegnato al pianeta come si fa la musica da film e allo stesso tempo era legato da un rapporto personale con me. Lavorava nella musica di estrema avanguardia e negli arrangiamenti di Gianni Morandi, nella musica sinfonica e nella musica da film. Ovunque lavorava con la sua quasi mistica del lavoro e riusciva  a trovare la soluzione, una cosa che è data soltanto ai grandi geni. Una sua bella frase che va ricordata è quando diceva ai registi e produttori “Chiederemi tutto, ma non chiedetemi di copiarmi”, significa che ogni volta che prendeva una penna per una partitura vuol dire che andava cercando qualcosa. E molto spesso la trovava”. Piovani rifiuta l’etichetta di erede di Morricone.

“Non mi sento investito di nulla, mi sento uno – dice Piovani- che ha perso come tutti gli italiani un grande artista ed un grande amico. Ho avuto la fortuna di avere da lui tanti consigli”.