Si è tenuto stamane a partire dalle ore 11 il presidio dei lavoratori Amat, la società che gestisce il trasporto pubblico su bus e tram a Palermo.

La manifestazione organizzata da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl, Cobas e Orsa Tpl, ha avuto luogo in via Cavour davanti la Prefettura di Palermo in concomitanza allo svolgimento del tavolo di confronto fra azienda e sindacati convocato dal Prefetto dopo la dichiarazione di stato di agitazione dei dipendenti.
I sindacati giorni fa avevano avviato la seconda fase della procedura di raffreddamento, chiedendo al Prefetto la convocazione del tavolo, ribandendo “se non otterremo risposte siamo pronti a indire lo sciopero dei dipendenti”.

Tutto dopo l’ennesima aggressione subita dal personale Amat da parte di alcuni utenti “sempre più insofferenti ai disagi causati dalla insufficienza del trasporto pubblico offerto dall’Azienda”.

A spiegare bene le ragioni del sit-in e della protesta nata già da tempo è Salvatore Girgenti della Fit Cisl Amat.

“Siamo stanchi – dice Girgenti – di subire questi attacchi continui a danno del nostro personale.
Gli utenti si accaniscono sull’autista, sul personale di verifica o sul personale che è stato impegnato nel contingentamento a bordo.
Purtroppo le vetture sono poche e quindi si verificano questi fatti incresciosi.
Noi siamo qui per chiedere ad alta voce al prefetto che intervenga presso il socio unico e dia una sterzata a sbloccare il concorso e a sbloccare le assunzioni in maniera da dare maggiore ossigeno al personale”.

Prosegue Girgenti: “Noi siamo stanchi, c’è poco personale e dobbiamo garantire un maggiore servizio.
Vogliamo che non succedano più fatti incresciosi.
C’è il problema delle aggressioni che si verificano ormai troppo spesso, perché la gente è esasperata ad aspettare il bus un’ora o tre quarti d’ora sotto al sole.
Adesso per fortuna il contingentamento a bordo è stato eliminato fino al 14 luglio, e quindi c’è più possibilità di far salire più persone sugli autobus ma ciò non toglie il problema, perché magari su una linea per la quale ci dovrebbero essere quattro vetture al momento ce ne sono solo due. E se disgraziatamente si guasta una vettura, sono guai”.

Tanta la speranza di ottenere un intervento risolutivo, in caso contrario i dipendenti Amat sono pronti a proclamare lo sciopero.

“Qualcuno al Comune ci deve ascoltare – conclude Girgenti – e dare risposte ai lavoratori dell’Amat che non sono lavoratori di serie b“.

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