Una scossa di terremoto di intensità 2.7 della scala Richter è stata registrata dai sismografi dell’Istituto Nazionale di geofisica e Vulcanologia nel territori di Palermo alle 15,11 di oggi pomeriggio, 7 luglio 2020.

La scossa è stata chiaramente avvertita dalla popolazione anche se non da tutti. Il sisma è stato notato, secondo le notizie raccolta, in undici comuni del comprensorio. Oltre il capoluogo si tratta dei comuni di Isola delle Femmine, Capaci, Carini e Torretta lungo la costa in direzione Trapani,  Ficarazzi e Monreale in direzione dell’entroterra, Villabate, Bagheria, Santa Flavia e Belmonte Mezzagno dalla parte opposta della provincia. Si tratta in tutti i casi di comuni all’interno dei 30 chilometri dal’epicentro ella scossa.

L’epicentro è stato individuato dagli esperti 11 chilometri a nord della città di Palermo ad una profondità sotto la crosta terrestre anch’essa di 11 chilometri.

Non si registrano danni a cose o a persone. Appena 5 giorni fa in Sicilia si era registrato un altro terremoto in quel caso nel Siracusano .

Chi è rimasto a casa, ha avvertito immediatamente quell’evento con una forte oscillazione e nel volgere di pochi seconda l’onda di allarme è finita sui social. Telefonini già caldissimi poco dopo la scossa mentre gli accertamenti degli esperti dell’Istituto di vulcanologia per verificare l’epicentro del sisma e la sua intensità si sono protratti più del previsto.

Una attesa, per comprendere l’accaduto, che è sembrata infinita ma che in realtà è durata solo pochi minuti. Il responso è stato chiaro: si era trattato di un terremoto di magnitudo 3.7 al largo della costa di Siracusa, ad una profondità di 14 chilometri, ben più consistente del terremoto odierno di intensità sicuramente inferiore.

Il territorio siciliano è tutto area ad alta sismicità come dimostrano tanti eventi del passato e dunque la popolazione è abituata a queste scosse anche se ogni evento non manca di incutere timore e destare attenzione e preoccupazione