I carabinieri della stazione Crispi hanno arrestato Nicolò Regina 37 anni di Castelvetrano (TP), residente a Palermo, destinatario di ordine di carcerazione, della Procura della Repubblica di Milano, dovendo espiare 4 anni e 8 mesi di reclusione, per truffa e ricettazione.

La condanna è arrivata per una serie di raggiri accertati nel periodo marzo – dicembre 2010-

I militari, a seguito di mirata attività info-investigativa, lo hanno rintracciato a bordo di un autovettura a Mondello e compiute le formalità di rito lo hanno tradotto presso la casa circondariale Lorusso – Pagliarelli.

Lo stesso Regina è anche indagato per una presunta truffa ai danni di clienti che avrebbero pagato le bollette della corrente, convinti di aver lasciato l’Enel e di essere passati con una società tedesca. I soldi – circa un milione e mezzo – sarebbero però finiti nelle tasche di alcuni truffatori, tra cui Regina: l’azienda straniera di cui avrebbero raccontato di essere rappresentanti in Sicilia non sarebbe infatti mai esistita.

Nel processo, l’Enel – che avrebbe continuato a fornire energia elettrica a clienti che pagavano invece alla società fantasma– si è costituita parte civile, con l’assistenza dell’avvocato Massimo Motisi: il giudice ha disposto che il danno patito dall’azienda venga quantificato in sede civile.

Regina era stato arrestato a maggio del 2015. L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Dino Petralia e dal sostituto Teresa Maligno e durata sei mesi, era partita dalla denuncia di un imprenditore e poi anche da quella dell’Enel. Circa 150 persone, soprattutto imprenditori (titolari di bar, ristoranti, centri sportivi piuttosto noti in città) ed artigiani, sarebbero cascati nella trappola. Tutti sarebbero stati contattati da una fantomatica azienda tedesca che avrebbe proposto loro di cambiare gestore per ottenere una riduzione del 30 per cento dei costi della bolletta elettrica.