Nuova operazione della Guardia di finanza che ha sgominato un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione continuata di reati tributari e, in particolare, indebite compensazioni aggravate dalla partecipazione di importanti professionisti.

Le indagini sono state condotte dai militari del nucleo di polizia economica finanziaria della Guardia di finanza di Catania.

Nell’operazione scattata all’alba sono state notificate trenta misure cautelari personali, sequestrate 11 società e diversi milioni di euro. In mattinata è prevista una conferenza stampa per illustrare i dettagli dell’operazione, presente il procuratore della Repubblica di Catania, Carmelo Zuccaro.

All’operazione partecipano i comandi di Milano, Roma, Viterbo e Latina: dei 30 indagati 3 sono stati ristretti in carcere, 21 agli arresti domiciliari e 6 raggiunti dalla misura interdittiva del divieto di esercitare l’attività imprenditoriale per un anno. La complessa investigazione, è stata avviata dal mese di febbraio del 2019 sino all’aprile di quest’anno, ha tracciato la commercializzazione di oltre 25 milioni di euro di crediti fittizi di cui oltre 9,5 milioni utilizzati per indebite compensazioni.

Sempre questa smattina ma nel Nisseno è in corso un’altra operazione congiunta di Carabinieri e Guardia di Finanza nel Comune di Santa Caterina Villarmosa (CL) nell’ambito della quale si stanno eseguendo misure cautelari personali nei confronti di sedici soggetti tra i quali alcuni componenti della locale amministrazione comunale, imprenditori e dirigenti pubblici.

Ad alcuni degli indagati viene contestato, tra l’altro, l’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di vari reati contro la pubblica amministrazione.

Le operazione delle Fiamme Gialle in queste ultime settimane si susseguono ad un ritmo abbastanza sostenuto. Appena una ventina di giorni fa se ne era registrata un’altra del comando provinciale di Palermo  nella quale i finanzieri hanno eseguito il sequestro preventivo con carattere d’urgenza, disposto Dda, di una società palermitana che gestiva due centri scommesse nel centro di Milano.

Era la prosecuzione dell’operazione All In del nucleo di polizia economico – finanziaria del capoluogo siciliano che, lo scorso 8 giugno, ha portato all’arresto di 8 soggetti a vario titolo indagati per la partecipazione e il concorso esterno nell’associazione di stampo mafioso “Cosa nostra”, riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori, questi ultimi reati aggravati dalla finalità di aver favorito le articolazioni mafiose cittadine.

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