Sono 30 le misure cautelari eseguite su delega della Procura di Catania dalla Guardia di Finanza che ha dato esecuzione a un’ordinanza di misure cautelari emessa dal Gip del Tribunale etneo nei confronti di 30 persone. Tre persone sono finite in carcere, 21 agli arresti domiciliari e 6 sono state raggiunte dal divieto di esercitare l’attività imprenditoriale per un anno. Sono indagati, a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata alla commissione continuata di reati tributari e, in particolare, di indebite compensazioni attraverso l’utilizzo di crediti d’imposta inesistenti aggravate dalla partecipazione di professionisti. Sono state sequestrate 11 società che sarebbero state utilizzate dagli indagati per eseguire i reati. Sequestrati anche beni per 9,5 milioni di euro.

La complessa indagine ha interrotto uno schema di evasione d’imposte orchestrato da figure professionali qualificate, imprenditori prestanome compiacenti e imprese pronte ad accaparrarsi benefici fiscali non spettanti. Tramite intercettazioni ambientali e telefoniche e accertamenti bancari è stata scoperta una rete di professionisti attivi su tutto il territorio nazionale dediti alla commercializzazione di oltre 25 milioni di euro di crediti fittizi di cui oltre 9,5 milioni utilizzati per indebite compensazioni.  L’indagine è partita nel febbraio del 2019 dopo una una verifica fiscale svolta nei confronti dell’Istituto di Vigilanza Privata “A.N.C.R. S.r.l”. di Belpasso (CT).

Gli indagati avrebbero costituito o reperito società “farlocche” in mano a prestanome, titolari di crediti impositivi puntualmente emergenti dalle dichiarazioni fiscali presentate. Alcuni degli indagati apponevano il visto di conformità. Si passava poi all’effettuazione delle operazioni di compensazione crediti tributari fittizi – debiti tributari reali mediante compilazione e inoltro telematico dei modelli di pagamento Poi venivano certificati i crediti fittizi delle società accollanti “farlocche”. Poi c’era la fase della gestione dei corrispettivi originati dagli accolli e dalle operazioni di cessione del credito.

Gli accertamenti bancari eseguiti nel corso delle indagini hanno permesso di constatare che le società indebitate, accollate/cessionarie, hanno versato alla Confimed Italia oltre 6,3 milioni che non venivano riversate alle accollanti/cedenti, ma trattenute dall’organizzazione. Gli associati  sfruttavano la possibilità di alleggerire la propria posizione debitoria con l’erario, ottenendo un vantaggio economico pari ad almeno il 20% del carico impositivo dovuto. Queste imprese non avevano remora ad affidare ingenti somme di denaro alle società accollanti/cedenti prima, e alla società, poi, ben consapevoli del vantaggio finanziario che ne sarebbe derivato.

Le persone finite in carcere sono: 

Antonio Paladino, 57 anni, commercialista, quale Presidente dell’Associazione Datoriale Confimed Italia, ente di organizzazione di datori di lavoro con sede dichiarata a Roma e uffici amministrativi a Catania);

Gaetano Sanfilippo, 43 anni, dipendente dello Studio Professionale “Paladino”.

Andrea Nicsatro, 46 anni, libero professionista esercente l’attività di “consulente amministrativo” a disposizione della Confimed Italia

Vanno ai domiciliari: 

Paolo Bigi, 62 anni,  libero professionista esercente l’attività di “consulente amministrativo”;

S.G.,  56 anni, commercialista;

Giuseppina Licciardello, 60 anni,  commercialista domiciliata a Catania;

Pasquale Toscano, 54 anni, commercialista operativo su Latina con studio a Napoli, il quale non risulta tra i soggetti abilitati al rilascio del visto di conformità;

Daniele Nicotra, 38 anni, commercialista domiciliato a Catania;

Gian Mario Gallo,  50 anni, commercialista con studio a Segrate (MI), il quale non risulta tra i soggetti abilitati al rilascio del visto di conformità.

Salvatore Debole, 63 anni, amministratore di fatto dell’Istituto di Vigilanza Privato A.N.C.R. avente sede a Belpasso (CT), società beneficiaria di crediti IVA fittizi compensati, attraverso l’accollo fiscale, a fronte di debiti erariali per 2,9 milioni di euro;

Giuseppe Vetrano, 61 anni, rappresentante legale della “Delivery Express s.r.l.s”, con sede in Catania (CT), esercente l’attività di “trasporto di merci su strada”, società beneficiaria della cessione di crediti IVA fasulli compensati, attraverso l’accollo fiscale, a fronte di debiti tributari per 450.000 euro;

Gesualdo  Piazza, 45 anni, rappresentante legale di “San Francesco Società Cooperativa”, con sede in Caltagirone (CT), esercente l’attività di “altri servizi per la persona” società beneficiaria della cessione di crediti IVA fasulli utilizzati per la compensazione di 1 milione di euro di debiti erariali;+

Fabrizio De Santis, 59 anni, rappresentante legale della “Pachira S.r.l.”, società che dichiarava quale attività (ora cessata) di “cura e manutenzione del paesaggio, compresi parchi e giardini”, con sede a Roma, “portatrice” di crediti IVA inesistenti utilizzati per compensazioni per oltre 2,5 milioni di euro;

Maria Rosa Crocco, 62 anni, rappresentante legale della “B suite società cooperativa”, la quale dichiarava quale attività (ora cessata) quella di “pulizia generale (non specializzata) di edifici”, già con sede in Rignano Flaminio (RM), anch’essa “generatrice” di crediti IVA fasulli utilizzati per compensazioni con debiti tributari non onorati;

Carlo Noto, 55 anni, rappresentante legale della “Quattrotempi S.r.l.”, società che dichiarava quale attività (ora cessata) di “organizzazione di convegni e fiere”, con sede a Roma, anch’essa società strumento per la compensazione di crediti di imposte non esistenti;

Roberto Pes, 55 anni, rappresentante legale della “La Cartomatica S.r.l.”, società che dichiarava quale attività (ora cessata) di “servizi connessi a tecnologie informatiche”, con sede a Roma, anch’essa società utilizzata per generare la compensazione di imposte per 1,3 milioni di euro;

Pietro Guardabascio, 56 anni, quale rappresentante legale di “Il Garofalo S.r.l.s.”, con sede a Roma ed esercente l’attività di “ipermercato”, società strumentale alla formazione di crediti tributari inesistenti da compensare con debiti tributari non assolti;

Sebastiano Di Meo, 69 anni, rappresentante legale della società “Di Meo S.r.l.s”, azienda che dichiarava quale attività (ora cessata) “l’installazione di impianti per la distribuzione del gas”, con sede a Napoli, anch’essa società utilizzata per generare una compensazione di imposte a favore dell’Istituto di Vigilanza Privato A.N.C.R.;

Cosimo Damiano Gallone, 38 anni, attualmente detenuto preso la Casa circondariale di Verona per rapina aggravata, rappresentante legale di “C.B.L. Trasporti e servizi società cooperativa”, avente quale attività il “trasporto di merci su strada” con sede in Pero (MI), anch’essa società veicolo per la creazione di crediti IVA fasulli;

Mario Barrella, 58 anni, anch’egli nella qualità di rappresentante legale della succitata “C.B.L. Trasporti e servizi società cooperativa”;

Marco Maggio, 41 anni, rappresentante legale di “Job Act Società Cooperativa”, attività dichiarata di “pulizia generale (non specializzata) di edifici”, avente sede a Milano, società cooperativa utilizzata dagli indagati per la creazione di crediti IVA fittizi poi portati in compensazione;

Carmine Pelloni, 57 anni, rappresentante legale della “Molly Malone 2015 S.r.l.s.”, società che dichiarava quale attività (ora cessata) di “catering per eventi, banqueting”, con sede in Segni (RM), anch’essa utilizzata per generare la compensazione di imposte per circa 1,2 milioni di euro;

Davide Bertolini, 45 anni, uno dei rappresentanti legali della “Textile Export S.r.l.”, avente sede in Roma (RM) ed esercente l’attività di “commercio all’ingrosso di tessuti”, società i cui crediti tributari fasulli sono stati ceduti per favorire l’inadempimento di debiti tributari di soggetti terzi;

Michele Antonio Gerardo Gallo,  75 anni, anch’egli rappresentante legale della citata “Textile Export S.r.l.”;

Divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale:

Claudia Debole,  37 anni, quale rappresentante legale del già citato Istituto di Vigilanza Privato A.N.C.R.;

Giacomo Celesti, 50 anni, rappresentante legale della “Business Projects industrial services s.r.l. unipersonale” avente sede ad Augusta (SR) ed esercente l’attività di “installazione di impianti telecomunicazioni e elettronici”, beneficiaria di crediti IVA fittizi compensati, attraverso l’accollo fiscale, a fronte di un’esposizione tributaria complessiva di 3,9 milioni di euro.

Federico Risicato, 46 anno, rappresentante legale della “Vigil Service s.r.l.” con sede in Belpasso (CT), quale società beneficiaria di crediti IVA fittizi compensati, attraverso l’accollo fiscale, a fronte di debiti tributari effettivi per 62.000 euro:

Michele Spera, 53 anni, rappresentante legale della “RE. POINT s.r.l.” avente sede a Ragusa, esercente l’attività di “altre attività di servizi connessi a tecnologie informatiche”, società beneficiaria di crediti IVA fittizi compensati, attraverso l’accollo fiscale, a fronte di un’esposizione tributaria complessiva di 105.000 euro;
Rita Gianformaggio, 27 ani, rappresentante legale della “New Solar s.r.l.” avente sede a Catania esercente l’attività di “altre attività di consulenza amministrativa”, società beneficiaria di crediti IVA fittizi compensati, attraverso l’accollo fiscale, a fronte di debiti tributari complessivi per 252.000 euro;

Renato Balsamo, 67 anni, rappresentante legale della “Ariel Società cooperativa Sociale” avente sede a Catania ed esercente l’attività di “altri servizi di sostegno alle imprese”, società anch’essa beneficiaria di crediti IVA fittizi compensati, attraverso l’accollo fiscale, a fronte di un’esposizione tributaria complessiva di 450.000.

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