Il territorio siciliano può contare su una copertura pressoché totale dei servizi internet ad alta velocità. Nella classifica aggiornata stilata da Agcom, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, l’Isola si piazza, infatti, al terzo posto tra le regioni italiane, con un 94 per cento a fronte di una media che si attesta all’88,9 per cento. Soltanto Calabria (95,4 per cento) e Toscana (94,3 per cento) hanno fatto leggermente meglio.

«Risultati lusinghieri – afferma il governatore Nello Musumeci – che derivano dall’ottimo lavoro portato avanti con Agenda digitale e grazie al quale stiamo costruendo una Regione moderna e competitiva dove chiunque, grande azienda o privato cittadino, possa avere tutti gli strumenti necessari per stare al passo con i tempi».

«E’ la conferma – aggiunge l’assessore dell’Economia Gaetano Armao – che quando la Sicilia utilizza bene le risorse europee può arrivare a risposte significative. Ed è su questo solco che intendiamo proseguire».

L’assessore e vice presidente della Regione Armao, proprio due giorni fa, ha tenuto a Palermo una conferenza su “Economia, credito e digitale nella Sicilia post-pandemia“ in occasione della quale si è parlato di infrastrutturazione digitale nell’Isola.

Proprio a proposito dell’Agenda Digitale il Defr 2021-2023 prevede, ha spiegato Armao, “ulteriori rafforzamenti degli investimenti. Questa buona pratica non solo ci ha reso avanzati ma ha consentito di superare la crisi. Se il lockdown fosse arrivato tre anni fa, quando per l’agenda digitale era stato speso un milione e mezzo di euro sui quasi 300 che abbiamo speso in questi anni, il lockdown non sarebbe stato solo drammatico per gli effetti che ha avuto ma sarebbe stato anche un silenzio assoluto in Sicilia, non si sarebbe potuto fare lavoro a distanza, non si sarebbe potuto fare formazione a distanza, quindi i nostri figli sarebbero rimasti isolati. L’avere investito risorse importanti dimostra che si può servire la cittadinanza attraverso infrastrutture che collegano tutti”.

E ancora: “Ci sono stati investimenti intensi e importanti. Questo consentirà di passare dallo smart working al south working, si può lavorare in Sicilia con questa infrastrutturazione digitale e si può lavorare anche per aziende che si trovano ad esempio a Milano, o nel resto d’Europa o nel mondo.
La connessione digitale è la vera leva di sviluppo della Sicilia, la vera opportunità. Dobbiamo continuare in questo ma dobbiamo rafforzarla con altre infrastrutture a partire da quelle viarie, stradali ed autostradali”.

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