Una testa di capra mozzata è stata trovata stamattina sul sagrato della chiesa di San Michele, a Sciacca (in provincia di Agrigento).

Sull’episodio indagano gli agenti della polizia municipale, che non escludono che si tratti di un atto intimidatorio nei confronti del parroco, don Pasqualino Barone.

Due giorni fa la testa di una pecora era stata ritrovata all’ingresso di un’altra chiesetta, quella di San Nicolò la Latina, anche questa diretta dallo stesso sacerdote. Che, negli anni scorsi, ha fondato a Sciacca la “Mensa della solidarietà”, che impegna diversi volontari che ogni giorno preparano da mangiare per i bisognosi.

“Non riesco a capire questi fatti, ho sempre agito per fare del bene”, ha dichiarato padre Pasqualino. Gli investigatori stanno esaminando il contenuto di alcuni filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza che si trovano nei pressi delle due chiese.

Due settimane fa, un’altra intimidazione era stata messa a segno, ai danni stavolta, di un imprenditore marittimo di Gela.
Sette cartucce per fucile da caccia calibro 12 erano state lasciate da sconosciuti, a scopo intimidatorio, davanti alla porta dell’ufficio di, Antonino Adragna, titolare della “Nautica services” che costruisce motoscafi col marchio “Marine site”e gestisce pontili di ormeggio per piccole imbarcazioni nel porto rifugio.
Adragna, già in passato, aveva subito furti e danneggiamenti che ha denunciato sia alle forze dell’ordine che alla Guardia Costiera.
Le indagini sono condotte dalla polizia.
A maggio, dopo l’ennesimo raid dei ladri nel suo magazzino, ha espresso la volontà di chiudere i cantieri e andare via da Gela. In questo contesto ha anche diffidato per morosità i titolari delle numerose imbarcazioni che usufruiscono dell’approdo della Nautica services senza pagare.
Per tutti ha scritto il suo ultimatum su dei manifesti affissi nei pontili: o pagano la quota annuale o i loro natanti saranno rimossi.

Sulla probabile intimidazione al parroco di Sciacca adesso dovranno far luce le indagini. Don Barone nella cittadina dell’Agrigentino è molto conosciuto ed apprezzato per il suo impegno umanitario.

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