I Chiavettieri è regolarmente aperto e le notizie diffuse sono quantomeno imprecise. Parla di disinformazione il titolare de ‘I Chiavettieri’ uno dei locali della movida di Palermo sanzionato in una operazione della Polizia Municipale resa nota ieri. Una operazione nella quale sono stati narrati vari controlli e almeno quattro sanzioni ed un episodio di aggressione agli agenti. Episodi fra loro scollegati e correlati solo dal far parte della medesima ondata di controlli e nella medesima area di palermo

La Polizia Municipale di Palermo ha reso noto di aver sanzionato quattro locali nell’ambito dei controlli effettuati venerdì per il rispetto delle misure di contenimento del Covid19. Nel corso dei controlli, in uno dei locali, si sono verificate forti tensioni, tanto che gli agenti hanno dovuto chiedere l’intervento di altre pattuglie per completare le operazioni di sequestro. Per la prima volta da quando è in dotazione alle pattuglie, inoltre, gli agenti hanno dovuto fare ricorso al sistema di chiamata d’emergenza tramite dispositivo indossabile, poiché veniva loro impedito di chiamare supporto tramite la radio.

“Massima solidarietà agli agenti aggrediti – hanno dichiarato il sindaco Leoluca Orlando e il vice sindaco Fabio Giambrone – e plauso per la professionalità dimostrata nel proseguire attività di controllo e repressione di comportamenti che non sono soltanto illeciti amministrativi, ma costituiscono un grave rischio per la salute di tutti”.

Fra queste verifiche c’è il “Controllo ispettivo al pub Ai Chiavettieri di Via Chiavettieri, 14/16/18”. nel dettaglio la polizia municipale rende noto che “all’atto del sopralluogo, il pubblico esercizio esercitava l’attività di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche e ristorazione, con intrattenimento musicale. Al controllo, è emerso che l’attività era priva della prescritta autorizzazione e/o SCIA.
Contestazioni elevate: sprovvisto della prescritta SCIA di attività di somministrazione di alimenti e bevande con annessa cucina laboratorio, verbale di euro 5.000 e sequestro cautelare amministrativo. Sprovvisto della prescritta Registrazione Sanitaria, verbale di euro 3.000. Proseguiva l’attività di somministrazione di alimenti e bevande alcoliche ai tavoli oltre le ore 2.00, così come prescritto dall’Ordinanza del sindaco (art 5 O.S. 66/20), verbale di euro 1.000. Infine, notizia di reato ai sensi dell’art 650 CP per non avere osservato l’orario di chiusura imposta dall’Ordinanza del sindaco”.

Ma il titolare del pub  Gabriele Calandrino non ci sta e replica con un post su Facebook nel quale parla di disinformazione e avverte la sua clientela che, al contrario di come potrebbe sembrare, il pub è aperto “il sequestro cautelativo è stato operato con una severità inusuale e sospetta soltanto nei confronti del magazzino antistante dove, per mia ignoranza, pur essendo regolarmente dichiarato, non sapevo che non si potessero tenere riserve alcoliche e alimentari e che necessitasse quindi di una ulteriore SCIA.
Solamente per questa violazione è stato elevato un verbale di 3.000€ che viene solitamente comminato a chi è totalmente sprovvisto di licenza”.


“Non mi ritrovo invece alcun documento – continua – che mi attribuisca una violazione da €5.000 , essendo in possesso, da sempre, di ogni altra autorizzazione amministrativa”.

“Quello che mi sto chiedendo adesso è – attacca – a chi interessi diffondere notizie fasulle e lesive nei confronti dei CHIAVETTIERI e da quale fonte d’invidia scaturisca la volontà di danneggiare l’immagine di una attività ,di cui vado fiero, a causa di errori marginali”.

E conclude “Vi comunico quindi che AI CHIAVETTIERI resta regolarmente aperto e pronto ad accogliervi sia a pranzo che per le solite serate di spensierata allegria”

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