Aveva installato un contatore abusivo licenziato dipendente dell’Amap, l’azienda che si occupa della gestione del servizio idrico a Palermo e provincia. I giudici della corte d’appello hanno ha rigettato la domanda proposta da G.N., ex dipendente dell’AMAP, riconoscendo la piena legittimità del licenziamento disposto nei suoi confronti il 22 gennaio 2018.

Il dipendente era accusato di aver installato abusivamente un contatore idrico non censito presso l’azienda, favorendo così il furto d’acqua da parte dei privati.

Una prima sentenza del Tribunale di Palermo, sezione lavoro, del dicembre del 2019 aveva invece ritenuto illegittimo il licenziamento ed ordinato la riammissione in servizio dello stesso lavoratore. Contro tale sentenza l’azienda aveva proposto ricorso in appello. I giudici di secondo grado hanno infatti riconosciuto la piena legittimità del licenziamento. L’Amap, assistita dall’avvocato Ferdinando Caronia, ha anche ottenuto il riconoscimento del diritto alla ripetizione delle spese di lite di tutti i gradi dei giudizi. Per l’amministratore unico Alessandro Di Martino e per il Direttore Generale dell’Amap, Giuseppe Ragonese: “la sentenza d’appello conferma la correttezza dell’operato della società e la necessità di reprimere con fermezza qualsiasi comportamento inaccettabile ed illegale. Da parte dell’azienda non vi sarà alcuna tolleranza verso chi crede di poter agire impunito, compiendo reati e danneggiando l’immagine di Amap e dei suoi lavoratori”.

A fianco dell’azienda si schiera il Sindaco Leoluca Orlando che sottolinea “l’importanza di dare segnali chiari ed inequivocabili a quei pochi dipendenti delle partecipate che con i propri comportamenti criminali più o meno gravi, offuscano l’immagine e denigrano il lavoro di migliaia di lavoratori e lavoratrici onesti e professionali”.

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