E’ stato condannato, in via definitiva, con l’accusa di tentato omicidio Antonio Cimino, 59 anni, di Carlentini, nel Siracusano. L’uomo ha rimediato una pena pari a 3 anni e 9 mesi di reclusione e sono stati i carabinieri a notificargli il provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Catania. Secondo quanto emerso nelle indagini condotte dai magistrati della Procura di Siracusa e dei carabinieri del comando provinciale, Cimino, il 10 luglio del 2008, ebbe uno scontro prima verbale e poi fisico con un vicino di casa, presumibilmente per liti condominiali. Il cinquantanovenne, armato di un’ascia, si sarebbe diretto verso la macchina del rivale per danneggiarla, successivamente avrebbe preso di mira il vicino, con l’obiettivo di ucciderlo, ma, per fortuna, la vittima riuscì a scamparla. Le telefonate al centralino della stazione dei carabinieri di Carlentini fecero scattare i soccorsi e poco dopo Cimino venne bloccato e tratto in arresto. A distanza di circa 12 anni da quei fatti, l’imputato è stato condannato e così sconterà la sua pena nel carcere di piazza Lanza, a Catania.

Nei giorni scorsi, si è verificato in Sicilia un cruento tentativo di omicidio. E’, infattia, finita nel sangue una lite sfociata per probabili vecchi rancori tra due uomini di Torretta. D.M.R. di 45 anni è stato accoltellato e si trova adesso in codice rosso all’ospedale Villa Sofia di Palermo dove è stato trasportato con un’ambulanza del 118.

La vittima, che nel litigio avrebbe cercato di difendersi con un bastone, è stato ferito con diversi fendenti che gli sono stati inferti con un arma da taglio sul corpo tra addome e torace. I sanitari del 118 lo hanno trasportato a Villa Sofia in codice rosso. I carabinieri della stazione di Torretta, che indagano sull’accaduto, hanno già individuato e fermato il presunto responsabile dell’accoltellamento avvenuto in contrada Columbrina.

Si tratta di M.V. L’uomo attualmente deve rispondere dell’accusa di tentato omicidio.