Ci sono dei positivi al Covid19 tra le persone, residenti a Priolo, che si sono sottoposte ai test sierologici finanziati dal Comune del centro industriale del Siracusano. Lo annuncia il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, dopo i risultati degli esami effettuati su 1200 residenti.

“Alcuni test sono risultati positivi; si tratta di persone – dice il sindaco Gianni – che non sapevano di aver contratto il virus in quanto asintomatiche, che hanno sviluppato gli anticorpi e sono adesso immuni. Un risultato di tutto rispetto – ha proseguito il primo cittadino – ma ancora non basta. Questo è il momento giusto per fare prevenzione, per attuare uno screening a tappeto, per monitorare la situazione ed evitare così focolai, come sta purtroppo accadendo in alcuni comuni della provincia di Siracusa e del resto della Sicilia. Importante – ha concluso il primo cittadino – continuare lo screening anche dopo l’estate, a settembre/ottobre, visto il particolare periodo di contatti con vacanzieri, non individuabili. Puntiamo adesso sulla prevenzione per essere tutelati nei prossimi mesi”.


Il Centro sanitario, dove vengono eseguiti i test sierologici, resterà aperto fino a venerdì 7 agosto, poi si fermerà per osservare una breve pausa estiva e riprenderà l’attività il 18 agosto. “I test potranno essere effettuati tutti i giorni dalle 8:00 alle 12:30; il martedì e il giovedì anche nel pomeriggio, dalle 14:30 alle 17:00. Non è necessaria la prenotazione. In caso di positività sarà effettuato anche il tampone” fanno sapere dal Comune di Priolo

“Sui 1200 test sierologici eseguiti a Priolo – dice Elisa Interlandi, titolare del laboratorio che effettua i test – sono stati individuati alcuni casi. Si tratta di soggetti entrati in contatto con il virus, senza che abbiano mai avuto sintomi, che hanno sviluppato gli anticorpi e sono adesso immuni. Da qui l’importanza di effettuare uno screening a tappeto”.

Per evitare i contagi il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, ha lanciato un appello: ” Occorre attenersi alle misure di prevenzione; mantenere la distanza di almeno di un metro se non ci si trova in ambito familiare ed indossare la mascherina nei luoghi chiusi e quando non è possibile garantire il distanziamento interpersonale”.