Non tutto sarà normale alla riapertura delle scuole a settembre. Anzi quasi nulla. Man mano che escono le disposizioni esplicative dei protocolli per la ripartenza dell’anno scolastico si intravedono regole alle quali le famiglie dovranno abituarsi e che creeranno qualche disagio.

Pubblicato il documento generale, infatti, di giorno in giorno escono descrizioni, specifiche e varie indicazioni.

Gli ingressi e le uscite “saranno differenziati. Le istituzioni scolastiche comunicheranno a insegnanti, studenti, personale scolastico e a chiunque debba entrare nell’istituto le regole da rispettare per evitare assembramenti con un’opportuna segnaletica e con una campagna di informazione” precisa adesso il Protocollo per la riapertura delle scuole.

Per ridurre l’accesso di “visitatori” a scuola, lo studente potrà essere accompagnato “da parte di un solo genitore o di persona maggiorenne delegata dai genitori o da chi esercita la responsabilità genitoriale, nel rispetto delle regole generali di prevenzione dal contagio, incluso l’uso della mascherina durante tutta la permanenza all’interno della struttura” dice sempre una nota a margine del Protocollo per la riapertura delle scuole.

Regole che si aggiungono a quelle già diffuse dopo l’analisi congiunta dei protocolli con la Regione lo scorso 20 luglio in Sicilia

E nonostante sxi privilegi la ripartenza della scuola in presenza non è affatto escluso il ritorno alla didattica a dcistanza. Il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato sul proprio sito, infatti, le Linee Guida per la Didattica Digitale Integrata (DDI), previste dal Piano per la ripresa di settembre presentato lo scorso 26 giugno e passate al vaglio del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.

Le Linee guida sono anche state inviate alle scuole per la loro applicazione. Il documento contiene indicazioni operative affinché ciascun istituto scolastico possa dotarsi di un Piano scolastico per la didattica digitale integrata. In particolare il piano dovrà essere adottato nelle secondarie di secondo grado anche in previsione della possibile adozione, a settembre, della didattica digitale in modalità integrata con quella in presenza. Mentre dall’infanzia alla secondaria di primo grado – si legge nella nota – il Piano viene adottato affinché gli istituti siano pronti “qualora si rendesse necessario sospendere nuovamente le attività didattiche in presenza a causa delle condizioni epidemiologiche contingenti”. Per questi gradi di scuola non è infatti prevista didattica integrata alla ripresa di settembre, ma solo didattica in presenza

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