Sono continuate per tutta la notte da parte dei vigili del fuoco, e proseguono oggi con l’aiuto delle forze dell’ordine, le ricerche del piccolo Gioele, il bambino di 4 anni scomparso con la madre il 3 agosto scorso, dopo il ritrovamento del cadavere di Viviana Parisi ieri nei boschi di Caronia, a 500 metri dall’autostrada.

Gli investigatori, esaminando le registrazioni delle videocamere di sorveglianza e ascoltando testimoni, vogliono appurare cosa abbia fatto la donna nei venti minuti trascorsi tra la sua uscita nel casello autostradale di Sant’Agata di Militello e il suo rientro in autostrada, dove poi ha avuto un incidente con l’auto da cui è scesa camminando, sembrerebbe col bimbo in braccio, lungo l’autostrada e facendo perdere le sue tracce.

Gli inquirenti hanno sequestrato nell’area dov’è stata trovata Viviana Parisi un traliccio che regge cavi dell’energia elettrica per capire se la donna possa essersi gettata dall’alto dopo essere salita sull’impalcatura. Secondo indiscrezioni la fede e gli indumenti che indossava la donna sono stati fotografati e mostrati al marito Daniele Mondello che li avrebbe riconosciuti.

Solo l’autopsia potrà dire come e quando è morta Viviana Parisi, la dj scomparsa con il figlio Gioele il 3 agosto. Lo ha detto il procuratore capo di Patti, Angelo Cavallo, al termine dell’ispezione medico-legale del corpo della donna trovato dai vigili del fuoco nelle campagne di Caronia. Le condizioni del cadavere, ha spiegato il magistrato, lasciano “aperte tutte le ipotesi, dall’incidente al gesto estremo”. Su un punto non si nutrono più dubbi: il corpo ritrovato è proprio quello di Viviana. Il riconoscimento è avvenuto tramite la fede e le scarpe bianche corrispondenti alle descrizioni del marito Daniele Mondello. Un esame esterno del cadavere, ha precisato ancora il procuratore, fa ritenere che la morte risalga a diversi giorni fa. Potrebbe essere giunta, quindi, in coincidenza con l’allontanamento volontario della donna dal punto in cui aveva avuto un piccolo incidente.

Ci sono voluti 5 giorni per ritrovare il cadavere e una intera giornata per accertare che apopartenesse a Viviana. La conferma è arrivata proprio dalla fede che la donna aveva al dito: all’interno della fede nuziale c’è scritto il nome del marito, Daniele Mondello, che nei giorni scorsi aveva lanciato un video appello a Viviana nella speranza che fosse viva ed in buona salute insieme al figlioletto.

L’attenzione adesso si concentra sul piccolo Gioele che era con la mamma al momento della scomparsa avvenuta il 3 agosto e del quale non ci sono ancora tracce. Le ricerche del bambino sono riprese con un massiccio impegno di uomini, mezzi e cani molecolari che proseguiranno per tutta la notte. L’area divisa per reticoli e’ di oltre 300 ettari. Le ricerche si svilupperanno a partire dal punto in cui e’ stato ritrovato il cadavere della donna.

Il ritrovamento del cadavere, in linea d’aria, è avvenuto a meno di un chilometro dalla galleria Pizzo Turda nella quale Viviana Parisi ha avuto il lieve incidente con il furgone degli operai di una ditta di manutenzione. Secondo quanto si è appreso con la ricostruzione degli stessi operai, che si sono subito fermati per deviare il traffico, la donna avrebbe proseguito per un tratto e poi sarebbe scomparsa.

I vigli del fuoco hanno seguito le sue tracce per alcune centinaia di metri. La logica avrebbe voluto che Viviana imboccasse un varco sul lato destro della carreggiata. Invece, la posizione in cui è stato ritrovato il cadavere, indica che la donna  si sarebbe allontanata a piedi dall’autostrada scavalcando il guard rail  dalla parte sinistra. Dopo qui si sarebbe allontanata per alcune centinaia di metri prima di trovare la morte nella boscaglia vicina.

Gli operai hanno sostenuto che la donna era da sola (altri dicono che fosse con il figlio). Resta da capire a questo punto dove sia finito Gioele.

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