Il tribunale di Siracusa ha condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione Giovanni Tarantello, 45 anni, con precedenti penali, accusato di una rapina commessa il 4 agosto a Noto ai danni di una donna incinta. Secondo quanto emerso nel corso delle indagini condotte dai carabinieri di Noto e coordinate dai magistrati della Procura di Siracusa, l’uomo, difeso dall’avvocato Junio Celesti, si sarebbe accorto della presenza della donna che era nella sua macchina, in compagnia del figlio di 3 anni, mentre il marito era appena sceso del veicolo per recarsi in un negozio in via Napoli, nel cuore di Noto. L’imputato si sarebbe seduto sul sedile del conducente ed armato di coltello, che avrebbe puntato alla gola della donna, avrebbe chiesto denaro alla vittima che, però, si sarebbe ribellata. In quelle fasi concitate, la donna si sarebbe procurata una ferita alla spalla, per fortuna non di grave entità e così il quarantacinquenne si sarebbe dileguato anche perché avrebbe visto correre dalla sua parte il marito della vittima.

I due coniugi, dopo essersi assicurati che il figlio stesse bene, hanno presentato una denuncia ai carabinieri della Compagnia di Noto: sono state avviate le indagini e grazie alla scansione delle telecamere di sicurezza sono riusciti ad identificare il presunto responsabile della rapina. Il mese successivo al drammatico episodio, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Siracusa firmò un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del quarantacinquenne, prelevato dai militari e condotto in cella, nel penitenziario di contrada Cavadonna, alla periferia sud di Siracusa. Si è sottoposto al processo con il rito abbreviato davanti al giudice per le udienze preliminari Salvatore Palmeri che, al termine della Camera di consiglio, ha emesso una sentenza di condanna pari a 3 anni e 4 mesi di reclusione. La richiesta del pm di Siracusa, Gaetano Bono, era stata di 5 anni ed ora su richiesta del difensore l’imputato è ai domiciliari.