“Al solo pensiero che possa esserci una ricaduta della pandemia e una altra chiusura mi vengono i brividi. Potremmo correre il rischio che la Sicilia non si riprenda per la crisi economica e per il disastro economico che in passato si poteva evitare chiudendo i nostri confini”.

Lo ha detto il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè durante l’incontro con la stampa parlamentare. “Per questo invito i siciliani a rispettare le misure anti Covid – ha aggiunto – e non possiamo permetterci un ritorno alla pandemia. Per questo invito anche il presidente della Regione a prendere decisioni non lasciando prendersi dall’emotività”. Miccichè ha anche detto che “per quanto riguarda la fondazione Federico II ha perso nei mesi di chiusura del palazzo dei Normanni l’80 per cento di soldi per le visite. Siamo passati dai 112 milioni di euro di incassi dell’anno precedente ai 23 mln di euro”

“Abbiamo avuto un notevole aumento delle leggi approvate nell’ultimo anno. La maggior parte delle quali di origine parlamentare. Quelli governativi sono stati quelli di carattere economico” ha aggiunto Miccichè. “Abbiamo anche innalzato la qualità dei provvedimenti adottati ha aggiunto Miccichè, lamentando “le lunghezze temporali per la conclusione del concorso alle ultime battute per fare assunzioni all’Ars”.

Smentisce, però, che possa essere lui il candidato presidente della Regione fra due anni “A chi dice che mi vorrei candidare a presidente della Regione dico che non ne avrei la forza. Stiamo sereni tutti non sono un concorrente a governatore”.

“Non esiste questa possibilità – ha aggiunto – certo lo avrei potuto fare in passato e anche bene. Evitiamo arroganza e presunzione. Chi lo dice è scemo, io non sono candidato, lo ribadisco. Non spaccare il centrodestra e mettere zizzania con l’attuale presidente della Regione che dovrebbe ascoltare i consigli e non pensare che i mie siano tranelli. Nello Musumeci di togliersi di torno questi cretini che vogliono distruggere il centro destra”.

“Chi passa la giornata dicendo che il problema di Musumeci è Miccichè è un cretino. Chi passa la giornata a mettergli in testa fantasmi è un cretino: è uno che sta sfasciando tutto e se si sfascia non si ricostruisce velocemente – ha aggiunto – occorre al contrario ‘rafforzare’ ed è questo l’appello che lancio a Musumeci”.

“Il governatore è sospettoso – sostiene Miccichè -. Ogni consiglio che io vorrei dargli viene inteso come trappola – ha aggiunto -. Io non faccio trappole a nessuno, non ho nessuna intenzione di prendere il posto di nessun altro. Credo di avere l’intelligenza, l’intuito e l’astuzia per dare dei consigli e già il fatto che non vengano accettati vuol dire che c’è qualcosa che non va”.