Una compagnia aerea della Regione Siciliana. Sogno di una notte di mezza estate o realtà? Un vero e proprio giallo di crocettiana memoria quando l’allora presidente della Regione Rosario Crocetta, e non solo, aveva proposto la creazione di una compagnia aerea in salsa sicula che potesse offrire prezzi concorrenziali per i siciliani e che potesse mettere un freno ai prezzi alti per raggiungere la Sicilia. Ora l’idea sembra concretizzarsi tanto che, secondo alcune indiscrezioni, il progetto sarebbe già in una fase avanzata. Così avanzata che nel corso della giornata di ieri, l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Marco Falcone ha dovuto inviare alla stampa una breve dichiarazione in cui spiega che il progetto non proviene dagli uffici regionali ma da una iniziativa personale condotta dall’attuale presidente dell’Ast Gaetano Tafuri.

Falcone, quindi, ha stoppato sul nascere le voci sulla nascita di una presunta compagnia aerea controllata dalla Regione Siciliana. “Apprendiamo da indiscrezioni di un progetto per la costituzione di una compagnia aerea, annunciato dal presidente dell’Ast, azienda partecipata della Regione. Si ritiene opportuno precisare che si tratta di una iniziativa personale del presidente, avvocato Gaetano Tafuri, mai concordata con il governo Musumeci e della quale non conosciamo, neppure informalmente, i contenuti”. Questo quanto ha dichiarato Falcone.

In realtà però non ci sarebbero dichiarazioni ufficiali al momento da parte del presidente di Ast e nulla trapela dalla società partecipata regionale. Fatto sta che non è un mistero l’intenzione di voler creare una compagnia aerea siciliana. Ad inizio del 2019 lo stesso presidente Musumeci aveva auspicato la creazione di una compagna di bandiera regionale low cost. “Siamo orgogliosi di mettere le ali alla Sicilia, pronti a rispondere al presidente Musumeci nel progetto di una compagnia aerea con capitali della Regione”. Erano queste le dichiarazioni di Gaetano Tafuri, presidente di Ast nel 2019. Ora quel progetto sembrerebbe già in una fase avanzata e l’Enac starebbe già studiando le carte per dare il via libera al volo. Anche se, ripetiamo, si tratta solo di voci e nulla è stato ancora ufficializzato. Come spiegavamo nel 2019, la partecipata regionale, attraverso la controllata Ast Aeroservizi dovrebbe essere tra i protagonisti di una “public company” siciliana. Una società mista a maggioranza pubblica con l’obiettivo di garantire tariffe basse ai passeggeri siciliani.