I carabinieri di Floridia hanno arrestato con l’accusa di  detenzione e coltivazione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio un bracciante agricolo, 52 anni, di Floridia, nel Siracusano. Al termine della perquisizione, i militari hanno rinvenuto nell’appezzamento di terreno dell’indagato 12 piante di canapa indiana alte ciascuna più di 2 metri, perfettamente curate e coltivate. “I militari dell’Arma, grazie a mirati e specifici servizi di osservazione e controllo sul territorio, da tempo tenevano sotto osservazione il terreno del floridiano, fino a quando nel corso di una specifica perquisizione, hanno battuto attentamente il terreno, rinvenendo, nascoste da fitta vegetazione, le piante di cannabis, disposte in filari e perfettamente curate” fanno sapere dal comando provinciale dei carabinieri. Le piante sono state sequestrate ed estirpate, nelle prossime ore saranno distrutte.

Appena una settimana fa, il gip del tribunale di Siracusa ha convalidato l’arresto nei confronti di Stefano Formica, 34 anni, e Vincenzo Rio, 24 anni, entrambi di Sortino, accusati dai carabinieri di produzione di droga ma al termine dell’udienza al palazzo di giustizia li ha rimessi in libertà. I due, difesi dall’avvocato Junio Celesti, hanno rimediato, come misura cautelare, l’obbligo di dimora nel loro Comune, certamente  una condizione meno afflittiva rispetto all’arresto. I presunti coltivatori di canapa indiana erano stati bloccati nei giorni scorsi  dai carabinieri del comando provinciale di Siracusa in contrada Pantalone di Sopra, nel territorio di Melilli mentre erano impegnati ad irrigare oltre 250 piante di marijuana, ricavate su un fondo di 200 metri quadrati.  Erano di un’altezza media di un metro mezzo ed erano irrigate grazia una pompa a motore legata al torrente Belluzza. “Al momento del “raccolto” le piante avrebbero assicurato un’ingente quantità di sostanza stupefacente, con notevoli guadagni una volta venduta” hanno spiegato dal comando provinciale che ha autorizzato la distruzione delle piante.