“Non possiamo permetterci il lusso di andare incontro verso un nuovo loockdown”. CNA Sicilia, consapevole dei rischi connessi ad un’altra chiusura forzata per le attività imprenditoriali, lancia un accorato appello anche in vista delle giornate a maggiore rischio assembramento. “Non vogliamo fare allarmismi – affermano i vertici regionali della Confederazione – ma gli scenari che cominciano a delinearsi in Sicilia, in termini di contagio, non ci fanno dormire sonni tranquilli. Alla luce anche di un contesto complessivo attuale non proprio favorevole, si registrano segnali di ripresa della diffusione del virus nelle nostre città, dove, ahinoi, soprattutto i giovani affrontano con leggerezza gli incontri ravvicinati di massa – evidenziano il presidente Nello Battiato e il segretario Piero Giglione – e questa recrudescenza rappresenta una grave insidia e un forte pericolo per la tenuta sanitaria ed economica del nostro già fragile e provato tessuto isolano.

Una nuova emergenza significherebbe cancellare gli sforzi compiuti, a vario livello, per tornare alla normalità, dopo i drammatici mesi vissuti chiusi in casa. Le nostre imprese, che a fronte di sacrifici non indifferenti sono tornate pian piano ad una regolare attività, temono – sottolineano Battiato e Giglione – di non potere rialzarsi una seconda volta. Ecco perché la CNA, raccogliendo questa profonda preoccupazione fra gli operatori, si fa portavoce di un monito di sensibilizzazione che intende lanciare alla nostra comunità isolana. Sta per arrivare il lungo ponte di Ferragosto, divertiamoci, rilassiamoci, festeggiamo, ma attenzione – avvertono Battiato e Giglione – a non farci prendere la mano. Prevalga in ciascuno di noi il senso di responsabilità, la consapevolezza della dimensione di una realtà che non è più quella di fine febbraio. Tutte le componenti socio-produttive hanno il dovere di utilizzare, fino a cessata emergenza, le necessarie precauzioni richieste dai protocolli per evitare l’accendersi di pericolosi focolai. A cominciare evidentemente dagli stessi imprenditori, chiamati a rispettare rigorosamente le regole antiCovid.

A loro rivolgiamo un appello di essere i primi tutori e controllori, per non compromettere il futuro aziendale ed occupazionale. A rischio, ovviamente oltre al destino economico del nostro territorio, un nuovo blocco significherebbe inesorabilmente la fine, c’è certamente la salute, tenuto conto che le infrastrutture ospedaliere sono migliorate ma restano limitate. Scongiuriamo questo paventato pericolo, che purtroppo c’è: prendiamone tutti consapevolezza. E confidiamo – concludono Battiato e Giglione – nell’operato delle Istituzioni politiche e nella vigilanza delle autorità competenti affinché, facendo fronte comune, possiamo superare indenne questa delicata fase”.

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