“Due Missionari sono stati ricoverati, Fratello Giovanni con Polmonite e anche un altro fratello è in Ospedale e non sappiamo quali siano le sue condizioni generali”. Lo confermano dalla Missione Speranza e Carità di Biagio Conte da qualche diventata ufficialmente zona rossa del contagio. Non sono solo gli ospiti i contagiati ma anche chis i prende cura di loro ha contratto il virus.

“La Missione ringrazia chi in queste ore sta facendo qualcosa come il comune, la regione, le forze dell’ordine, l’ASP, MSF (Medici senza Frontiere). Comprendiamo che è necessario che si uniscano tutte le forze possibili per trovare le soluzioni per aiutare la Missione e tutta la città”.

Mentre si cerca di arginare il contagio la Missione deve anche chiarire una serie di aspetti per evitare polemiche “La Missione non è da intendersi come un ente privato o una proprietà privata o una ONG ma come una Missione al servizio della Speranza e rappresenta soprattutto il cuore generoso della città verso le tante emergenze di povertà materiali e spirituali di questa società”.

Nella struttura c’è timore e viene ribadita la richiesta di aiuto già lanciata nei giornis corsi “I pochissimi missionari e volontari sono allo stremo delle forze e continuano a darsi da fare, cercando di essere attenti ma chiediamo di continuare ad aiutare la Missione con tutti gli aiuti possibili, anche attraverso una parola buona. Chi sente di farlo faccia una preghiera a Dio perché aiuti tutti”.

Con il tradizionale stile che è proprio dei missionari della struttura viene ribadita la richiesta di interventi di ogni tipo anche materiale per sostenere la missione in questa difficile situazione “Con l’aiuto di Dio e con l’aiuto di chi fa il il bene – concludono i missionari – riusciremo a superare questo momento. Rimaniamo uniti. Pace e Speranza”

Il documento è firmato genericamente: i missionari e i volontari della Speranza e Carità

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