Esasperato dall’emergenza rifiuti, come tantissimi palermitani, un residente del centro storico, Fabrizio Sanfilippo, presidente di Rinascita Ambiente, ieri aveva ufficialmente ‘aperto’, in piazza Giovanni Meli, il “mercatino della munnizza”.

Sanfilippo aveva provocatoriamente realizzato un cartello, dove si leggeva appunto “mercatino della munnizza” che aveva apposto sopra una catasta di rifiuti di tutti i tipi che da settimane attendevano di essere rimossi.
La foto aveva fatto il giro del web suscitando non poca indignazione per lo stato di degrado nel quale versa Palermo.

Ebbene, dopo la denuncia di Sanfilippo stamattina il mercatino della munnizza è stato parzialmente ripulito.
Gli operatori della Rap hanno rimosso i sacchetti dei rifiuti e fatto segnalazione alla stessa Rap per la rimozione degli elettrodomestici e degli ingombranti. Sanfilippo ringrazia la Rap “per il tempestivo intervento, un altro punto a favore – dice – degli abitanti del centro storico”.

Quanto accaduto in piazza Giovanni Meli è la testimonianza, o meglio la conferma, che a Palermo qualcosa ‘si muove’ solo a seguito di proteste, e spesso non bastano neanche quelle. Sono davvero numerosi i quartieri della città ancora invasi dai rifiuti.

Sanfilippo, dopo tante segnalazioni all’amministrazione comunale aveva ieri dichiarato: “La situazione è diventata davvero drastica in quanto in vari punti del centro storico si trova di tutto: televisori, frigoriferi, lavatrici, e qualche pezzo di arredamento che viene abbandonato durante la notte.
Chiediamo al sindaco di intervenire tempestivamente per risolvere la questione.
Tutto questo accade alle spalle della chiesa di San Domenico dove riposano le spoglie dei siciliani illustri e non ultimo il nostro amato giudice Falcone e dove a breve verrà deposta l’urna del professore Tusa”.

La speranza dei residenti della zona è che adesso la Rap si attivi nel più breve tempo possibile per ripulire totalmente l’area e che i palermitani, in generale, diventino più civili, evitando di abbandonare rifiuti ingombranti per strada ma usufruendo, anzi, e come è giusto che sia, dell’apposito servizio di ritiro.

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