“Alex respira da solo e sarà trasferito all’Ospedale Civico per gli interventi”. E’ questa la notizia, confermata anche dalla famiglia, che viene data all’interno del gruppo “Giustizia per Alex”. Un gruppo Facebook nato ieri e che conta già oltre 3 mila persone. Tutte sperano che le condizioni di salute del giovane Alex possano migliorare e così sembra stia accadendo.

Alex, 27 anni, è il ragazzo che è stato massacrato di botte a Monreale, nel corso della serata del 15 settembre scorso. Il giovane è stato ricoverato nel reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale Ingrassia di Palermo a causa delle gravi lesione subite in seguito ad una violenta aggressione avvenuta nei pressi della fermata del bus che da Monrele conduce sino a Palermo.

Secondo le prime ricostruzioni dei Carabinieri, il ragazzo sarebbe sceso dal bus Amat 389 e sarebbe stato aggredito in maniera brutale da una coppia di persone che lo hanno lasciato per terra esanime. I Carabinieri hanno subito avviato le indagini dopo l’aggressione e nel corso della notte hanno arrestato un uomo di 43 anni, ritenuto responsabile della violenza. Il figlio 17enne, invece, è stato denunciato a piede libero al Tribunale per i minorenni di Palermo. Entrambi dovranno rispondere delle lesioni cagionate al ragazzo di 27 anni.

Il padre, dopo due giorni trascorsi all’interno del carcere Pagliarelli di Palermo, è stato scarcerato dopo che il Gip ha sciolto la riserva in sede di udienza di convalida. Per l’uomo il giudice ha deciso la misura cautelare degli arresti domiciliari. Intanto i Carabinieri di Monreale continuano le indagini per ricostruire la dinamica dell’aggressione e le cause. Preziosa sarà la testimonianza della vittima ma anche quella di alcuni testimoni che avrebbero assistito all’episodio di violenza ma anche l’analisi di alcune telecamere di videosorveglianza che avrebbero potuto riprendere alcuni istanti dell’aggressione.

Intanto le condizioni cliniche del ragazzo, come ha fatto sapere il padre, sono in leggero miglioramento. Il giovane è stato estubato e respira in maniera autonoma. Si attende il suo trasferimento nel reparto di Chirurgia maxillo-facciale dell’Ospedale Civico di Palermo.