La campanella di ingresso è già suonata in quasi tutti gli istituti ma a Palermo e provincia mancano ancora quasi 900 supplenti nelle scuole medie e superiori. A fornire il dato è l’Ambito territoriale di Palermo, quello che una volta si chiamava Provveditorato agli Studi.

E’ corsa contro il tempo dunque per riempire le cattedre vacanti.
Le convocazioni dei docenti della secondaria di secondo grado, come si legge su Repubblica Palermo, si svolgeranno oggi e domani – hanno avuto inizio alle 9,30 – presso il liceo classico Vittorio Emanuele II di Palermo. Gli ingressi, per rispettare le norme anti Covid19, sono stati scaglionati, aspiranti docenti convocati a gruppi di 40 ogni ora.

Per la scuola media invece, le convocazioni si tengono all’istituto Gramsci di via La Loggia, dove vengono fatti entrare 50 aspiranti insegnanti ogni ora e mezza a partire dalle 13,30.

Ad ‘occupare’ i quasi 900 posti in palio saranno tutti insegnanti non abilitati, perché quelli abilitati sono già stati convocati e reclutati nei giorni scorsi, prelevati dalle graduatorie degli ultimi concorsi a cattedra, dalle graduatorie ad esaurimento e dalla prima fascia delle nuove Graduatorie provinciali dei supplenti.

Come si legge ancora su Repubblica Palermo, sabato scorso, per assegnare 233 cattedre dalle nuove liste provinciali, i funzionari di via San Lorenzo hanno terminato le operazioni alle 23,01.

In sostanza servono 894 nuovi supplenti, 437 di sostegno e 457 di posto comune e per individuarli ci vorrà del tempo.

Più critica la situazione alla scuola media, dove occorre ‘riempire’ 540 cattedre.
Alla scuola superiore, invece, i contratti a tempo determinato che bisognerà assegnare sono 354.
Mancano intanto pochi giorni al 24 settembre, data in cui tutti gli alunni siciliani dovrebbero iniziare l’anno scolastico.
In caso di cattedre ancora vuote, saranno i dirigenti scolastici a completare le assegnazioni.

Sono davvero tantissimi gli aspiranti docenti siciliani che attendono, con trepidazione, una ‘sistemazione’ seppur temporanea nel mondo della scuola. Firmeranno un contratto a tempo determinato ma almeno avranno la certezza di lavorare, anche se per un solo anno, nel mondo della scuola.

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