Colpo di scena. La cittadinanza italiana di Luis Suarez, attaccante sudamericano del Barcellona in cerca di una nuova squadra, sarebbe stata ottenuta con una truffa.

Lo avrebbe accertato un’inchiesta della Guardia di Finanza e della Procura di Perugia. Stando a quanto si è appreso dall’Ansa, le Fiamme Gialle stanno acquisendo la documentazione nell’università del capoluogo umbro e notificando una serie di avvisi di garanzia.

Dalle indagini è emerso che gli argomenti della prova d’italiano sostenuta dall’attaccante del Barcellona e della nazionale uruguaiana erano stati concordati prima e i punteggi assegnati prima ancora della svolgimento della prova.

L’esame d’italiano ‘incriminato’, necessario per l’ottenimento del passaporto comunitario da parte del giocatore, si è svolto velocemente venerdì scorso, 17 settembre, all’Università per stranieri.

Suarez, 33 anni, era giunto in taxi al Centro per la valutazione e le certificazioni linguistiche con addosso cappellino, mascherina e un piccolo zaino sulle spalle, non rilasciando dichiarazioni ai tanti giornalisti presenti.

L’esame, svolto sia in forma orale che scritta, si era svolto molto velocemente.

Intanto, dopo che si sono bloccate le trattative per portare Suarez alla Juventus (che ha scelto Alvaro Morata come attaccante), anche il passaggio all’Atletico Madrid è diventato complicato. Il Barcellona, infatti, non avrebbe alcuna intenzione di rafforzare una diretta concorrente, alla Liga e alla Champions League, e dunque non permetterebbe al 33enne attaccante uruguaiano di unirsi a Diego Pablo Simeone. Insomma, quanti problemi per Suarez!

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