Parte il BonuSicilia ma 2014/20 ma ci sono già i primi strascichi polemici. Si tratta dei finanziamenti a fondo perduto da 5 mila a 35 mila euro che saranno assegnati alle imprese siciliane in crisi post lockdown. E’ Cantiere Popolare innesca la polemica, denunciando “troppa burocrazia e tante imprese escluse”.

La Regione Siciliana fa partire oggi il “BonuSicilia” a valere sul PO FESR Sicilia 2014-2020, che destina ad alcune imprese siciliane, mediante click day, contributi a fondo. Si tratta di una misura importante per le imprese siciliane che però rischia di essere depotenziata a causa dei troppi lacci e lacciuoli burocratici che escludono, nei fatti, una platea infinita di attività. Lo sostiene Peppe Germano, responsabile organizzativo di Cantiere Popolare.

Come sostiene, “oltre alla regolarità contributiva con Inps ed Inail, il rispetto della normativa antimafia, e il requisito del calo consistente di fatturato, si escludono tutte quelle attività che non furono chiuse per decreto dal famoso dpcm dell’8 marzo 2020 e del successivo del 20 marzo 2020”. Germano fa riferimento a quelle attività alle quali fu richiesto di tenere duro e restare aperto durante il lockdown anche se il proprio fatturato rientra nel calo previsto dal bando in questione e che non potranno partecipare al BonuSicilia. “Non si comprende – dice il responsabile organizzativo del partito di Saverio Romano – perché, per le imprese alberghiere, giustamente, si operi una deroga e pertanto sarà sufficiente che il proprio fatturato sia calato congruamente nei mesi di marzo ed aprile 2020 e mentre per tutto il resto della platea questo requisito non risulta sufficiente”.

Cantiere Popolare contesta anche la modalità del click day che “non appare la più equa perché non misura l’effettiva gravità della singola azienda ma solo la bravura nello scegliere il programma più adatto a trasmettere con spid una mail certificata”. Cantiere Popolare chiede di estendere a tutte le aziende siciliane o che hanno sede operativa in Sicilia, la possibilità di fare richiesta del bonus ed impinguare del dovuto il capitolo di spesa dedicato con risorse tali da coprire tutte le richieste che giungeranno a partire dal prossimo 4 ottobre.

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