Le piste ciclabili, di per se’ una risposta positiva all’esigenza di una mobilità alternativa in una città moderna, a Palermo sono l’ennesimo esempio di un approccio abborracciato a problemi che richiederebbero programmazione, coordinamento e organicità“.

La sonora bocciatura delle piste ciclabili a Palermo arriva da Marco Stassi, presidente di Adiconsum Palermo e Trapani.

“Basta circolare in un giorno qualunque nelle zone delle vie Villafranca, Leopardi e Piemonte – aggiunge – per rendersi conto del caos che si è creato. File di auto parcheggiate al centro della carreggiata per far largo alla corsia riservata alle due ruote, impossibilità di lasciare le macchine sulle strisce bianche che, per legge, dovrebbero assicurare una quota di parcheggi gratuiti, traffico letteralmente impazzito”.

“Siamo tutti consapevoli della necessità- spiega – di incentivare una mobilità non inquinante, anche valorizzando l’uso della bicicletta, ma andrebbe fatto con buon senso e soprattutto in modo programmato e organizzato”.

“La soluzione trovata dall’amministrazione – conclude – è l’emblema dell’approssimazione di una politica che da anni condanna Palermo a disagi e inefficienze e di cui il traffico è solo un’espressione. Basta guardare le tonnellate di spazzatura lasciate marcire lungo le strade da giorni per capire che la città è allo sbando senza responsabilità dei lavoratori della Rap”.

Intanto non si placano le polemiche sulla pista ciclabile che sta sorgendo nel centro di Palermo e che fa discutere, un progetto mal digerito da molti cittadini. Oltre alle critiche, si verificano incidenti stradali per la presenza della pista ciclabile tra i marciapiedi e le strisce blu.
Nel frattempo la campagna social anti-piste ciclabili si fa sempre più rovente e l’assessore alla Mobilità Giusto Catania passa al contrattacco.
L’assessore giudica notizie false quelle riportate su alcuni incidenti stradali avvenuti in prossimità della pista ciclabile nonostante ci siano testate giornalistiche che pubblicano anche foto – se ce ne dovesse essere bisogno – a testimonianza dei sinistri. Ciclisti che percorrono la corsie e vanno a sbattere con chi apre, senza attenzione, lo sportello della macchina o quando le piste sono percorse impropriamente da motociclisti e a sbattere contro uno sportello aperto è proprio uno di loro.
E crescono i membri del gruppo nato proprio per contrastare la pista ciclabile “Liberiamo Palermo (da Catania)”, ora diventato “Liberiamo Palermo”. Intanto l’assessore va avanti e respinge le accuse.

“Ho verificato in prima persona e all’infortunistica della polizia municipale non risulta alcun incidente – ha dichiarato qualche giorno fa -. Per questa ragione, ho detto al comando di procedere con l’individuazione e la denuncia di tutti quelli che sui social postano foto di falsi incidenti. Sono tutte fake news. C’è in atto – ha aggiunto l’assessore – un tentativo di delegittimare le piste ciclabili attraverso campagne sui social. Un allarmismo ingiustificato e una parte della politica va dietro a queste false notizie”.

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