Lo storico pub Cavù di piazza Rivoluzione, a Palermo, chiude dopo 12 anni di attività. E l’ennesima vittima di una crisi economica che attraversa la città di Palermo, una crisi che ha già costretto ad abbassare la saracinesca molte altre attività anche storiche. L’annuncio è stato dato dai titolari del pub palermitano che hanno pubblicato un triste video su Facebook.

Sulle note di “Weake me up when september ends”, il triste racconto tramite pagine che scorrono e raccontano le motivazioni della scelta e gli anni passati in compagnia dei loro fedeli clienti. Una decisione che arriva con dolore da par dei titolari che non reggono più il peso delle spese che incombono sull’attività. Hanno raccontato di “non essere riusciti a trovare un nuovo accordo contrattuale”. Un affitto scaduto e adesso diventato insostenibile a causa degli incassi al ribasso, causati dalla chiusura prolungata durante il lockdown e le misure di contenimento del coronavirus.

“Era il 2008 quando per la prima volta si è andati in scena – scrivono -, fino a un’ora prima non eravamo pronti, ancora a passare vernici o a impostare bottiglie. E’ stata dura, una scommessa piena di dubbi, fatiche e notti insonni per cercare di capire come far quadrare i conti, molte critiche. Dicevano: ‘Ma cosa aprite qui, in un quartiere così degradato, in una piazza con le puttane di notte e un parcheggio abusivo fino la quinta fila di giorno…’. Abbiamo tolto spazzatura, erbacce alte fino a un metro tra le balate e poi infine, dopo una lotta, anche le auto. Abbiamo portato il Cavù a essere uno dei locali più conosciuti e frequentati di tutta la città”.

Per il pub Cavù domenica 27 sarà il loro ultimo giorno, poi le saracinesce si abbasseranno per sempre. “Abbassiamo il sipario, ma non ci arrendiamo – dice il titolare-. Io non mi arrendo mai. Sono trascorsi 12 lunghi anni, è scaduto il nostro contratto di locazione e non siamo riusciti a trovare un nuovo accordo contrattuale con la proprietà”.

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