Fausto Leali, dopo l’espulsione dal Grande Fratello VIP per avere detto «Nero è il colore, negro è la razza» durante una discussione nella Casa in cui c’era anche Enock Barwuah, fratello di Mario Balotelli, si è difeso in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.

«Sono stato espulso come un disertore. Lì hanno capito che sono una brava persona, non un razzista», ha detto il cantautore.

Tuttavia, il 75enne ha anche affermato: «Non so come mi è venuta. So perfettamente che non esiste nessuna razza negra, è stato un errore, una parola uscita a vanvera. Mi hanno dato dell’ignorante ma mi sono espresso male». Le scuse, però, non sono arrivate tempestivamente, all’interno della Casa: «Sono timido. Dopo quell’episodio, quando ci incontravamo, vedevo che lui non era più il ragazzo simpatico di prima. Era cambiato. Avrei dovuto dirgli che avevo sbagliato, ma la mia timidezza non mi ha aiutato», rivolgendosi al fratello di Balotelli.

Leali ha anche rimarcato il fatto che molti hanno ritenuto ingiusta la decisione degli autori del reality show condotto da Alfonso Signorini: «So che tutti, Enock compreso, non lo trovavano giusto. Penso sia stata una punizione eccessiva ma le regole sono regole e vanno rispettate».

Sul numero di Chi, in edicola oggi, mercoledì 23 settembre, Germana Schena, la moglie di Fausto Leali, lo ha difeso così: «Mio marito ha sbagliato, è vero, ma non è un razzista, la sua musica oltretutto affonda le radici proprio nel blues. E non è neanche un fascista, Fausto in 50 anni di carriera non si è mai schierato politicamente».

E ha aggiunto: «Era partito con l’intenzione di divertirsi, lui è abituato a stare con i giovani, invece si vede che trovarsi chiuso lì dentro con persone con cui non ha confidenza l’ha messo a disagio e ha fatto delle gaffes, anche importanti. In realtà è un uomo buono, generoso, mentre nella Casa l’ho visto nostalgico, pensieroso… Insomma, non è certo venuta fuori la sua vera personalità».

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