“Sulla base delle ultime interlocuzioni con la Commissione Ue, a fronte di una quota nella nostra parte italiana del Recovery Plan di circa 65 quasi 70 miliardi di aiuti, avremo complessivamente una quota di 43 miliardi di fondi strutturali europei per il ciclo 2021-2027″.

Lo ha detto il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano in audizione al Senato.

“A questi 43 – ha precisato Provenzano – vanno aggiunti il cofinanziamento regionale e nazionale che, se fosse parametrato sulla base del ciclo precedente, attiverebbe una quota di risorse per programmi operativi nazionali e regionali per un totale di 80 miliardi di risorse fresche. Queste risorse riguardano in particolare per i fondi strutturali soprattutto le aree meno sviluppate: di questi 80 miliardi circa 52 miliardi sarebbero destinati secondo il riparto attuale al Mezzogiorno. L’insieme delle risorse attivabili aggiuntive rispetto a quelle ordinarie dello Stato sia per tutto il Paese che per il Mezzogiorno raggiunge quote mai realizzate“.

“Per il ciclo di programmazione 2021-2027 – ha concluso Provenzano – avremo l’1,5% di Pil in più per il Sud, considerando anche il Recovery Plan”, ha aggiunto.

Intanto il premier Giuseppe Conte rassicura sulle tempistiche legate ai fondi europei: “In questi giorni – spiega il presidente del Consiglio a Roma, impegnato all’evento per i 100 anni di Confagricoltura – sui giornali vedo un dibattito fuorviante” sul piano Italia per accedere ai fondi del Recovery Fund. “Non siamo affatto in ritardo sulla tabella di marcia – dice Conte – le preoccupazioni sono infondate. Siamo perfettamente in linea con i termini della Commissione Europea e a metà ottobre ci saranno le linee guida mentre i progetti ci saranno solo con l’inizio del nuovo anno”. L’esecutivo, secondo quanto riferisce il premier, “sta già lavorando all’esame dei progetti, a partire dal settore agricolo”.

Si tratta di fondi europei lungamente attesi dal Sud, soprattutto nelle aree che ancora patiscono un minore sviluppo, per potere avere finalmente una boccata d’ossigeno e pensare più serenamente al futuro.

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