All’aeroporto di Palermo nasce la nuova “Covid19 Test Area”, 1.100 metri quadrati dedicati ai passeggeri provenienti dai paesi ritenuti a rischio (Inghilterra, Irlanda del Nord, Francia, Belgio, Paesi Bassi, Repubblica Ceca e Spagna) che vorranno sottoporsi ai tamponi antigenici rapidi. La nuova area si trova nell’ex postazione Rent a Car e diverrà operativa tra mercoledì e giovedì.

La “Covid-19 Test Area” sarà raggiungibile dal terminal passeggeri attraverso un percorso pedonale evidenziato dalla segnaletica. All’interno ci sarà un fronte di almeno otto postazioni mediche per i prelievi, grazie al protocollo con l’Asp di Palermo, oltre alla collaborazione con l’Usmaf, la sanità aeroportuale. I passeggeri in arrivo inoltre, con largo anticipo, potranno gestire online la richiesta di tampone e la compilazione dei modelli necessari all’autorità sanitaria.

Quell della gestione dei tamponi in aeroporto è stata una delle grandi aree di crisiorganizzative dell’estate qundo i Paesi considerti a rischio erano prim 3 e poi quattro. Tanto che dopo polemiche e difficoltà, finito il periodo estivo e con l’arrivo dell’autunno, la stessa Gesap chiese di sospendere l’operatività dell’ordinanza del Presidente della Regione.

“In discussione c’è la sicurezza dei passeggeri, non ci resta altro che chiedere, a partire da oggi, la sospensione di qualche settimana dei test  anti-Covidsui viaggiatori provenienti dai paesi Ue ed Extra Ue, diversi da Spagna, Grecia, Malta, Croazia e Francia, che invece continueranno ad essere sottoposti a tampone” disse a inizio ottobre il direttore generale di Gesap, la società di gestione dell’aeroporto di Palermo Falcone Borsellino, Natale Chieppa.

Nel corso della riunione, convocata da Gesap con tutti gli enti di Stato presenti in aeroporto, alla quale partecipò l’amministratore delegato Giovanni Scalia, venne deciso di chiedere all’Enac la momentanea sospensione dei tamponi, visto i disagi subiti dai passeggeri provenienti da Polonia e Germania in testa.

A distanza di tre settimane l’aeroporto si è, dunque, organizzato per una situazione di emergenza che rischia di ediventarestabile o comunque di durare a lungo