I Carabinieri di Catania hanno arrestato un rapinatore seriale che nel mese di agosto aveva terrorizzato alcuni esercenti della provincia etnea. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Gravina di Catania, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Catania nei confronti del 34enne catanese Antonio Faro, in ordine al reato di rapina aggravata.

L’uomo nello scorso mese di agosto, si era reso protagonista di due rapine, l’una commessa in un supermercato di n Tremestieri Etneo, l’altra in un distributore di carburanti in via San Giovanni La Punta. In entrambi gli episodi il malvivente, che indossava le stesse scarpe sportive, era armato di una pistola – poi rivelatasi caricata a salve- con la quale aveva esploso un colpo a scopo intimidatorio.

Nella rapina al supermercato occorsa il 16 agosto scorso il rapinatore, entrato con il volto travisato all’interno dell’esercizio commerciale, aveva rivolto le proprie attenzioni alla cassiera che stava accingendosi ad informare il direttore di quanto stava accadendo. Tale iniziativa della donna fece sì che il malvivente, per reazione, le puntasse contro la pistola terrorizzando la sua vittima quindi, esploso un colpo, rovistò nella 4 casse che erano state già precedentemente svuotate del denaro, riuscendo infatti ad asportare soltanto il telefono cellulare della cassiera. Nel secondo episodio avvenuto il 21 successivo, con la scusa di riempire di benzina una bottiglia, si era avvicinato all’addetto alle pompe puntandogli la pistola al fianco ed impadronendosi della somma 1300 euro, in quel momento in suo possesso.

Nel prosieguo dell’azione il rapinatore era quindi salito a bordo della Toyota Yaris di una cliente che stava effettuando il rifornimento senza, però, riuscire a fuggire per la mancanza delle relative chiavi nel cruscotto.
L’immediata reazione della proprietaria dell’autovettura, messasi a gridare, anche in questo caso provocò l’esplosione di un colpo il cui bossolo fu rinvenuto all’interno dell’autovettura della donna.

Le immediate indagini dei militari sono partite dalla disamina dei filmati della videosorveglianza che, grazie alla scopertura del volto da parte del rapinatore dopo la rapina al supermercato, ha consentito ai militari di riconoscerlo in virtù dei suoi trascorsi giudiziari e del fotosegnalamento avvenuto in occasione di suoi precedenti arresti.