E’ morto a Palermo l’ex giudice Vincenzo Palmegiano. Il magistrato tra il 1988 e il 1990 presiedette in appello il maxiprocesso a Cosa nostra. Palmegiano, che aveva 95 anni, è stato anche tra il 1993 e il 1997 presidente della Corte di appello di Caltanissetta e successivamente presidente della Fondazione intestata a Gaetano Costa, ucciso dalla mafia nel 1980.

Il giudice Palmegiano aveva accettato di presiedere l’appello del maxiprocesso dopo l’uccisione del presidente designato, Antonino Saetta. La sua conduzione del dibattimento fu improntata a una nuova valutazione degli elementi di accusa. “Il giudice non fa alcuna lotta, applica la legge”, disse dopo avere pronunciato il 10 dicembre 1990 la sentenza di secondo grado che, pur confermando l’impianto accusatorio, rivisitò il “teorema Buscetta” sulla struttura unitaria e verticistica della mafia di allora. Nelle motivazioni del verdetto venne affermato il principio che alcuni delitti erano stati organizzati e compiuti anche senza il preventivo assenso della ‘Cupola’. Per questo gli ergastoli passarono da 19 a 12 e il cumulo delle pene ridotto di un terzo. L’impostazione della sentenza di appello venne poi confermata dalla Cassazione.