Gli agenti del commissariato di polizia di Comiso hanno arrestato un migrante, M.J., 38 anni, originario della Tunisia ma residente a Comiso, accusato di estorsione aggravata ed atti persecutori ai danni del proprietario di un appartamento a cui non avrebbe voluto pagare l’affitto. E’ ai domiciliari, come disposto  dal gip del tribunale di Ragusa che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare su richiesta della Procura di Ragusa eseguita dalla polizia. Secondo quanto emerso nelle indagini delle forze dell’ordine, il tunisino, tempo fa, avrebbe preso in affitto la casa della vittima che, quando si è presentato per la riscossione del canone, sarebbe stato minacciato.

L’indagato avrebbe anche usato le armi per convincere il titolare dell’immobile a non pretendere nulla, anzi avrebbe preteso di continuare a stare in quell’appartamento a titolo gratuito. Per mettere pressione alla vittima, secondo la tesi della pubblica accusa, avrebbe adottato comportamenti persecutori al fine di mettergli il fiato sul collo e farlo desistere nel chiedere i soldi dell’affitto. Era talmente spaventata la vittima che avrebbe cambiato abitudini pur di evitare di incontrare il tunisino.

“Alle legittime richieste di pagamento da parte del proprietario, l’inquilino dava corso ad una serie di minacce gravi, anche con armi, inducendo la vittima ad omettere di chiedergli la corresponsione dei canoni di affitto; non pago poneva in essere una serie di condotte persecutorie tali da generare nella parte offesa un perdurante stato d’ansia tanto da costringerlo a cambiare le abitudini di vita” spiegano dalla Questura di Ragusa.

Nelle prossime ore, l’indagato si presenterà al palazzo di giustizia di Ragusa per essere sottoposto all’interrogatorio di garanzia davanti allo stesso giudice per le indagini preliminari che ha firmato la misura cautelare. Sarà quella l’occasione per il tunisino di difendersi o magari di chiarire alcuni aspetti della vicenda.