Dopo il contagio in una casa di riposo di Noto, un nuovo focolaio si è registrato in un’altra struttura che ospita anziani. “Sono nel complesso 35 le persone positive, tra operatori ed anziani” dice il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti. Due sono stati ricoverati nel reparto di infettivologia di Siracusa, tutti gli altri asintomatici o paucisintomatici.

Focolaio Covid in una casa di riposo a Palermo. Su 28 assistiti 16 sono stati trovati positivi dopo aver effettuato i tamponi rapidi. Tre anziani sono stati ricoverati.

Ieri nella struttura sono arrivati i carabinieri del Nas e i tecnici dell’Asp che hanno eseguito i controlli sulla struttura. Sono in corso accertamenti e verifiche e il rispetto delle norme anticovid.

Relativamente a questa vicenda interviene Francesco Ruggeri, Presidente di Sicindustria sez. Strutture Socio Sanitarie Siciliane.

“Esprimo solidarietà nei confronti di tutte le strutture socio sanitarie che a varia titolo in questo momento oltre a garantire assistenza ai propri degenti assistiti stanno contrastando la diffusione del Corona Virus in Sicilia. Inoltre esprimo vicinanza e solidarietà alla struttura coinvolta precisando che trattasi di una Casa di Riposo e non di una Residenza Sanitaria Assistita La precisazione nasce dall’esigenza di ribadire che tutte le strutture socio sanitarie ed ospedaliere possono comunque incappare in questo dramma e che non soltanto le RSA sono focolai di diffusione. Purtroppo registriamo che il COVID-19 non ha limiti e confini strutturali e tutti livelli di assistenza in ambito territoriale, dalle case di riposo alle comunità alloggio, dalle RSA ai reparti ospedalieri sono posti in prima linea per garantire la massima sicurezza ai soggetti fragili che necessitano dei loro servizi. Solo uno sforzo sinergico da parte di tutti gli attori e la collaborazione dei cittadini nel rispetto delle principali regole di contenimento potranno decretare la vittoria contro questa pandemia che sta colpendo la società tutta e la sanità pubblica e privata. Concludo inoltre ringraziando tutti gli operatori della sanità privata e pubblica che in questo momento, ognuno con il proprio ruolo, sta combattendo questa battaglia per il bene di tutti i cittadini e delle future generazioni”

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