Istituire gli uffici di coordinamento locale presso le aziende sanitarie e ospedaliere regionali sedi di unità operative di rianimazione per ridurre il tasso di opposizione alla donazione di organi e aumentare l’attività trapiantologica.

Con la nota del 14 ottobre scorso l’assessorato alla Sanità ha invitato tutti direttori generali a realizzare un punto importante del Decreto assessoriale 1903/2019 relativo alla riorganizzazione del Centro Regionale Trapianti.

“Questo atto di indirizzo – afferma il Coordinatore del CRT Giorgio Battaglia – ci permetterà di dare un nuovo assetto finalizzato a rilanciare ulteriormente l’attività di donazione e trapianto nella nostra regione. Ho già incontrato, insieme alla dottoressa Bruna Piazza, responsabile del Coordinamento Operativo, i coordinatori locali e i direttori dei tre centri trapianto della nostra isola informandoli dell’iniziativa”.

Gli uffici di coordinamento locale, secondo le indicazioni dell’assessorato, dovranno essere dotati di personale appositamente formato con elevata esperienza in questo settore e finanziamenti specifici, mentre per il Coordinatore Locale che ne assumerà la guida è previsto il riconoscimento della figura di alta professionalità.

L’obiettivo è quello di incrementare il livello di donazione di organi attraverso il miglioramento dell’organizzazione regionale, come prevede il “Programma Nazionale Donazione organi 2018-2020”predisposto dal Centro Nazionale Trapianti, oggetto dell’Accordo Conferenza Stato-Regioni del 14 dicembre 2017 e recepito dalla Regione Siciliana con decreto dell’assessore alla Sanità nel marzo 2019.
L’alta percentuale di opposizione alla donazione da parte dei familiari dei potenziali donatori insieme all’ aumento dei dissensi registrati in Comune al rinnovo del documento di identità sono il principale problema da affrontare. “Il report dell’attività 2019 pubblicato dal CNT – spiega Battaglia – ci indica come sia necessario pianificare iniziative di comunicazione rivolte ai cittadini”.

Secondo il report del Centro Nazionale Trapianti nel 2019 in Sicilia su 129 accertamenti di morte cerebrale, i donatori effettivi sono stati 42, con un tasso di opposizione del 49,6 %. L’analisi dell’età dei donatori indica che il 76 per cento è costituito da pazienti da 50 a 79 anni ( con un valore di età media di 62 anni).

L’azienda ospedaliera che ha fatto il maggiore numero di accertamenti è stata l’ARNAS Civico (31 accertamenti) con solo 8 donatori effettivi e un opposizione del 54,8%. A seguire il Cannizzaro di Catania con 18 accertamenti e un’opposizione del 61% e il Policlinico di Messina con 18 accertamenti e un’opposizione del 50%.

Per quanto riguarda invece i dati del 2020, dal primo gennaio a oggi, i donatori segnalati dalle rianimazioni sono stati 108, 43 gli effettivi, mentre le opposizioni sono state 50 con una percentuale, dunque, del 46 per cento.
“Il confronto con i dati dello scorso anno – aggiunge Battaglia- mostra un incremento del 13 per cento dell’attività. E per questo voglio ringraziare tutti gli operatori della Rete, a partire dai coordinatori locali che hanno mostrato grande disponibilità per superare insieme le criticità”.

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