Non si placano le proteste per la chiusure previste nel Dpcm della Presidenza del Consiglio che hanno colpito in modo particolare le palestre, i ristoranti ed i bar. Monta la frustrazione degli operatori economici dopo quanto avvenuto questa mattina al rione di Bosco Minniti, nella zona nord di Siracusa, dove ogni settimana si tiene la cosiddetta “fiera del mercoledì” .

Sono stati denunciati e documentati tanti assembramenti, per non parlare del mancato uso delle mascherine. Insomma, le violazioni alle principali misure per il contenimento del contagio sono state violate e molte foto hanno fatto il giro dei social, scatenando le reazioni di quegli operatori economici tagliati fuori dal semi lockdown disposto dal Governo nazionale.

“E poi sono le palestre il problema” commenta in modo amaro un personal trainer, tra le figure professionali spazzate via della decisione del premier Conte. “Noi gestori delle palestre – ha detto il titolare di una palestra – abbiamo investito risorse per garantire la sicurezza ai clienti, rimettendoci molto ma  nonostante tutto, dopo il primo lockdown, siamo andati avanti, stringendo i denti. Adesso, però, ci hanno definitivamente stroncato, e pensare che abbiamo sempre garantito il rispetto delle distanze”.

In tanti, si lamentano della mancanza di controlli ma l’ultima parola potrebbe spettare al sindaco. A Modica, infatti, il primo cittadino, nei giorni scorsi, al termine di un sopralluogo avvenuto nell’area del mercato del giovedì, ha verificato le violazioni alle misure anti Covid19, per cui ha deciso di imporre lo stop a tutti i mercati fino al 30 novembre.

“Ho effettuato un giro di controllo – ha detto il sindaco di Modica, Ignazio Abbate – presso il consueto mercato del giovedì. Quello che ho visto mi ha preoccupato non poco: nessun rispetto delle distanze e scarsissimo uso dei dispositivi di sicurezza a fronte di una eccessiva quantità di persone presenti. Per tale ragione e per evitare possibili peggioramenti della situazione modicana ho disposto la sospensione delle concessioni del suolo pubblico per i mercati fino al 30 novembre. Restano valide, invece, quelle relative ai venditori ambulanti anche in forma statica purché residenti nel comune di Modica. Al 30 novembre riconsidereremo la possibilità di riaprirli se le condizioni sanitarie saranno migliorate”.