Cosa succederà quando arriverà il vaccino contro il Covid-19? L’immunità coinciderà con l’impossibilità di essere portatori del coronavirus e, quindi, di trasmettere la malattia? L’interrogativo non è da poco e se l’è posto MaxiSciences.com.

Innanzitutto, come sottolineato da Wired, i vaccini su cui stanno lavorando gli scienziati hanno un obiettivo molto chiaro: contrastare i sintomi del Covid-19. La scorsa estate, infatti, la FDA (Food and Drug Administration, l’ente governativo che negli USA si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici) ha chiarito ai produttori dei vaccini che la priorità è lo scopo appena scritto e la sua sicurezza. Ciò perché allora si temeva il fenomeno di facilitazione dell’infezione da parte degli anticorpi, ovvero la penetrazione del coronavirus nelle cellule facilitata dagli anticorpi.

Di conseguenza, tutti i laboratori e le aziende che hanno annunciato lo sviluppo dei vaccini hanno concentrato i loro sforzi sulla massima efficacia possibile contro i sintomi. Quindi, non ci sono informazioni su una riduzione potenziale della trasmissione della malattia. E lo ha ammesso a HBO anche Tal Zakas, direttore medico di Moderna. Costui, infatti, ha detto: «Quando inizieremo a lanciare il vaccino, non avremo abbastanza dati concreti per dimostrare che riduce la trasmissione».

Ruth Karron, capo del Centro di ricerca sull’immunità presso la John Hopkins Bloomberg School of Publich Health, alla rivista Science ha dichiarato: «I dati che abbiamo mostrano che questi vaccini proteggono dalle malattie gravi ma ciò non significa che non possiamo essere infettati e trasmetterle al paziente, vicino, cliente o a chiunque altro».

Inoltre, i vaccini non arriveranno in quantità sufficiente per immunizzare tutti. Ecco perché bisognerà procedere prima con i soggetti più deboli e con il personale sanitario. Quindi, la famosa immunità di gregge non si raggiungerà in breve tempo (e, inoltre, ci vorrà un grande numero di vaccinati).

In conclusione, i vaccini che arriveranno nel 2021 non metteranno la parola fine all’emergenza coronavirus e, quindi, ancora per un po’ di tempo, dovremo continuare a rispettare le misure che conosciamo.

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