Il gup di Siracusa ha prosciolto 5 persone, assolto una e disposto il rinvio a giudizio per 11 indagati al termine dell’udienza preliminare nell’ambito dell’inchiesta per truffa denominata “Tutti a t’Avola”.

Non luogo a procedere per il sindaco di Avola Avola Luca Cannata, Pietro Argentino, Simona Loreto, Corrado Di Stefano e Giovanna Zocco.

Assoluzione per Salvatore Galioto che aveva chiesto di essere sottoposto al processo con il rito abbreviato mentre il 4 novembre del 2021 inizierà il processo per Sebastiano Anselmo, Felice Nastasi, Vincenzo Drovetti, Francesca Buscemi, Stefano Gugliotta, Giuseppe Leone, Vincenzo Leone, Umberto Masuzzo, Santo Gionfriddo, Piero Antonio La Bruna e Natale Zuccarello.

Gli indagati, tra cui imprenditori e funzionari comunali, sono stati indagati, a vario titolo, per truffa, turbativa d’asta, turbata libertà degli incanti e falso ideologico.

La vicenda ruota attorno ai lavori di riqualificazione e bonifica di Marina Vecchia ed al sindaco, Luca Cannata è stato indagato solo per falso ideologico per aver fatto “indebite pressioni” al Genio Civile di Siracusa  “ai fini del rilascio dell’autorizzazione, nonostante l’incompletezza della documentazione a supporto”.

Secondo quanto ricostruito dalla polizia di Avola, in quel periodo diretto dal dirigente Fabio Aurilio,  il funzionario responsabile del procedimento dell’Ufficio del Genio civile, Giuseppe D’Urso, non avrebbe voluto concedere l’autorizzazione ai lavori senza una consulenza di un geologo. E lo avrebbe fatto presente, in una telefonata, avvenuta il 5 aprile del 2016 all’assessore comunale di Avola, Simona Loreto, che poi informò il sindaco, Luca Cannata. Per la polizia, il primo cittadino avrebbe successivamente telefonato al dirigente dell’Ufficio genio civile di Siracusa, Natale Zuccarello per tentare di stoppare il funzionario. Una tesi smentita dal primo cittadino che ha trovato poi conforto nella richiesta della Procura di escluderlo dal giudizio.

Il collegio difensivo degli indagati è composto dagli avvocati Ezechia Paolo Reale, Antonino Campisi, Salvatore Grande, Giovanni Amenta, Sebastiano Montoneri,  Sebastiano Ricupero, Sebastiano Grimaldi, Natale Di Stefano, Enrico Maria Belgiorno, Emanuele Tringali, Giovanni Amenta, Sebastiano Montoneri, Salvatore Grande, Emanuele Bosco.

“Dopo quasi due anni, giustizia è fatta. Avevo detto fin dall’inizio di aver lavorato solo per la mia città nel rispetto delle norme. Adesso, certo, resta l’amarezza per aver subito anni di gogna mediatica”. Lo afferma il sindaco di Avola, Luca Cannata, dopo la sentenza di non luogo a procedere. “Sono stato indagato – ha detto Cannata –  per un sms di buon natale e una telefonata al Genio civile per informazioni sulla realizzazione di un’opera pubblica. Ho avuto fiducia nelle istituzioni e nella giustizia e il tempo mi ha dato ragione, ma non auguro a nessuno di subire quello che ho dovuto provare io in questi anni”.