L’equipe della clinica Chirurgica I diretta dal prof. Francesco Basile composta dal dott. Riccardo Morici e dal prof. Antonio Biondi, del Policlinico di Catania, nell’ultimo anno ha eseguito 90 interventi per patologia colo-rettale utilizzando il robot DaVinci Xi sfruttando le prerogative che consentono una visione 3D ad alta definizione magnificata fino a 10 volte rispetto alla normale visione del nostro occhio, insieme alla strumentazione Endowrist che permette una rotazione con una ampiezza maggiore rispetto a quella del polso umano.

Circa l’80% dei pazienti operati dall’equipe del prof. Basile era affetto da patologia oncologica, 51 tumori del colon (70%), 21 tumori del retto (30%).

La percentuale degli interventi eseguiti con tecnica laparoscopica – dice il Policlinico – è stata del 75%. Un risultato importante per Basile ed il suo staff. In Italia infatti la media nazionale secondo i dati Agenas, per gli interventi per patologia colo-rettale eseguiti con tecnica mininvasiva si aggira intorno al 60%, collocando pertanto la Clinica Chirurgica I tra i centri ad alto volume di chirurgia laparoscopica in Italia.

Da ottobre 2020 è iniziata l’attività di Chirurgia Robotica nel campo della chirurgia oncologica colo-rettale e sono già state eseguite 12 procedure complesse, tra le quali 7 resezioni del colon-retto per patologia oncologica con risultati ottimali e pieno soddisfacimento dei pazienti.

Il Policlinico Universitario di Catania è la prima Azienda pubblica a Catania e provincia ad avere a disposizione un sistema di chirurgia robotica di ultima generazione, che eviterà a tanti siciliani di rivolgersi a centri fuori regione per essere sottoposti ad interventi che sono ormai considerati il trattamento di scelta per le neoplasie del colon.

Una struttura sanitaria, dunque, quella del Policlinico di Catania di eccellenza, che permetterà a tanti pazienti, grazie alle nuove tecnologie, come detto, di evitare di intraprendere lunghi e faticosi “viaggi della speranza” per essere curati ed operati fuori dalla loro regione e che invece adesso possono ricevere adeguata assistenza anche in Sicilia.

(foto di repertorio)

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