Della messa in sicurezza della spiaggia di Canneto, a Lipari, si occuperà un raggruppamento temporaneo di professionisti coordinato dalla Artec srl di Taormina. Procede speditamente la programmazione dei lavori da parte della Struttura contro il dissesto idrogeologico, che fa capo al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, impegnata in questo caso nella valorizzazione del tratto di costa in una zona balneare d’eccellenza del Comune messinese e isola più grande delle Eolie.

Gli Uffici diretti da Maurizio Croce hanno ultimato le procedure di aggiudicazione della progettazione esecutiva. La costa in esame risulta particolarmente esposta all’azione delle mareggiate, con un fenomeno dell’erosione che ha raggiunto livelli preoccupanti. Da un punto di vista tecnico si procederà con indagini di tipo batimetrico, sedimentologico e biologico, utili alla stesura del documento progettuale definitivo.

L’opera coniugherà sia il ripascimento della spiaggia – tramite l’utilizzo del sedimento prelevato dal torrente Calandra – sia il rafforzamento delle infrastrutture costiere esistenti che vanno adeguate alla situazione che si è venuta a creare con il passare del tempo. Risale infatti a quarant’anni fa sia l’installazione di una serie di tetrapodi in calcestruzzo a protezione del litorale e del centro abitato, sia la realizzazione di una barriera soffolta. Oggi si rende necessario un potenziamento di queste strutture che verranno ampliate con massi naturali in prossimità di Punta Sparanello.

Sempre in tema di erosione costiera, ieri la Regione ha dato notizia di analoghi interventi in 14 comuni del versante tirrenico della Sicilia.
Dopo avere avviato i cosiddetti “primi interventi”, vale a dire i lavori di ripristino delle barriere a mare lungo gli 84 chilometri del litorale compreso tra Patti e Tusa, l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, passa adesso alla fase successiva che prevede la progettazione delle opere infrastrutturali inserite nel “Contratto di costa”. La Struttura commissariale ha infatti provveduto ad affidare le indagini e la pianificazione degli interventi che serviranno ad arrestare i fenomeni di erosione nei quattordici Comuni del Messinese che fanno parte del “Lotto 1”.
Si tratta di: Acquedolci, Brolo, Capo d’Orlando, Caronia, Gioiosa Marea, Motta D’Affermo, Naso, Patti, Piraino, Reitano, Sant’Agata di Militello, Santo Stefano di Camastra, Torrenova e Tusa. Ad aggiudicarsi l’appalto è stato il raggruppamento di professionisti che fa capo alla Artec Associati di Taormina.
Sono tre le aree di studio sulle quali i progettisti sono chiamati a lavorare. Riguardano la fascia costiera, la spiaggia sommersa e i corsi d’acqua che raggiungono il litorale. Svariate le tipologie di intervento che potranno essere adottate: ripascimenti, ma anche dragaggi e ricostruzione di dune e poi, tra le cosiddette opere definite “rigide”, la realizzazione di pennelli e barriere frangiflutti, di difese a celle e di secche sommerse.

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