Saranno interrogati lunedì nel carcere Pagliarelli Francesco Pampa e Massimiliano Vicari finiti in carcere perché tra un casting, uno shooting e una sfilata, avrebbero gestito un giro di prostituzione minorile.

Giovanissime modelle con le quali avrebbero avuto rapporti anche loro sapendo che si trattavano di minorenni. Come emerge dalle intercettazioni dell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Annamaria Picozzi e dal sostituto Sergio Mistritta.

Oggetti da usare e per Pampa persino “carne da macello”, questo sarebbero state le aspiranti modelle per gli uomini che le avrebbero sfruttate. Francesco Pampa è difeso dall’avvocato Renzo Sanseverino, mentre Massimiliano Vicari dall’avvocato Giovanna Manto.

L’indagine della sezione reati contro le fasce deboli della squadra mobile guidata da Rodolfo Ruperti in oltre un anno di lavoro ha scoperchiato il sistema con cui i due imprenditori della moda favorivano la prostituzione anche minorile delle ragazze che si iscrivevano alle loro agenzie.

Adesso i poliziotti stanno cercando di identificare i clienti che hanno avuto rapporti con le ragazze dell’agenzia e accertare se vi siano state altre giovani, oltre alle sei che hanno già denunciato, coinvolte nel giro di prostituzione. Francesco Pampa, 41 anni di Monreale è ritenuto responsabile dei reati di violenza sessuale nei confronti di minorenne, prostituzione minorile, induzione e favoreggiamento della prostituzione di maggiorenne.

Massimiliano Vicari, palermitano di 44 anni, deve difendersi dalle accuse di prostituzione minorile ed induzione e favoreggiamento della prostituzione di maggiorenne. Un terzo palermitano di 36 anni è invece indagato del reato di prostituzione minorile, per aver intrattenuto rapporti sessuali con una ragazza non ancora diciottenne in cambio di denaro. E’ difeso dall’avvocato Salvino Pantuso. Oggi è stato interrogato e si è avvalso della facoltà di non rispondere.

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