• Indice di trasmssiblità Rt nella settimana salito a 1.09
  • Sicilia nella media paese per trasmissibilità ma troppi casi
  • Epidemia nel pieno del contagio con 183 casi medi ogni 100mila abitanti
  • Terapie intensive piene oltre la soglia di rischio

L’epidemia da Covid19 in Italia continua a correre: l’indice di trasmissibilità Rt sale infatti a livello nazionale a 1,09 ma si intravedono, tuttavia, i primi effetti delle misure restrittive del periodo natalizio e la curva della mortalità, ha affermato il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro, è in “lenta decrescita” anche se i numeri assoluti restano ancora alti, con 477 vittime registrate nelle ultime 24 ore.

Numeri che indicano un lieve miglioramento negli ultimi due giorni, mentre la fotografia che arriva dall’ultimo monitoraggio settimanale della cabina di regia – relativo al periodo 4-10 gennaio – conferma il “peggioramento generale della situazione epidemiologica nel Paese già osservato la settimana precedente”. Il monitoraggio evidenzia infatti come il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale “continua a essere sopra la soglia critica (30%)”. Si osserva inoltre un “ulteriore lieve aumento” della incidenza dei casi nel Paese (183,36 per 100.000 abitanti), con un valore ancora lontano da livelli che permetterebbero il completo ripristino della identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti.

In questo quadro, nel monitoraggio 11 Regioni/PPAA riportano una classificazione di rischio alto (contro 12 la settimana precedente), 10 di rischio moderato (di cui 4 ad alto rischio di progressione) e nessuna di rischio basso. Pertanto, si legge ancora, “l’epidemia resta in una fase delicata ed un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero mantenute rigorosamente misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale”. Aumenta, cioè, il rischio di un'”epidemia non controllata”.

Insomma, in un quadro complesso in cui si evidenziano al contempo un peggioramento generale ma anche i primi effetti positivi delle misure di mitigazione, è evidente che siamo “in una fase delicata in cui sono richieste rigorose misure di mitigazione”. Ciò per fare in modo che la curva, ha concluso il presidente Iss, “si appiattisca sempre di più, anche considerando che siamo in una stagione caratterizzata dall’influenza”.

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